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IL SOTTOSCRITTO CHIEDE DI INTERPELLARE IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE SUI CRITERI SEGUITI PER LA DEFINIZIONE DELLE RICHIESTE DI SDEMANIALIZZAZIONE DEI TERRENI SOGGETTI AD USO CIVICO, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE DOMANDE CHE SI RIFERISCONO AI COMUNI DELL'ABRUZZO, E PER SAPERE, PIU' SPECIFICATAMENTE, LE RAGIONI PER LE QUALI NON DEFINISCE LA PRATICA RIGUARDANTE LA SDEMANIALIZZAZIONE E MUTAMENTO DI DESTINAZIONE DI ALCUNI TERRENI DEL MONTE MARSICANO, COME RICHIESTO DAL COMUNE DI PESCASSEROLI. GLI INDUGI SONO INCOMPRENSIBILI E INGIUSTIFICABILI, DATO CHE TUTTI GLI ORGANI INTERESSATI SI SONO DICHIARATI FAVOREVOLI, E LA COMMISSIONE NOMINATA AD HOC DALLO STESSO MINISTRO E IL CONSIGLIO DI STATO INTERPELLATO HANNO ESPRESSO PARERI FAVOREVOLI, TENENDO CONTO DELLA DESTINAZIONE DEI TERRENI DA SDEMANIALIZZARE E DEGLI INTERESSI DEI COMUNI DELLA ZONA, LEGATI ALLO SVILUPPO TURISTICO CONNESSO ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SCIOVIARI, NEL NUMERO E DALLE DIMENSIONI FISSATI NELLA DOMANDA E NEI PARERI. LA POLITICA SEGUITA DAL MINISTRO RISCHIA DI APPARIRE IMPRONTATA A PARZIALITA', SPECIALMENTE SE SI CONSIDERA CHE, MENTRE DA UNA PARTE SI FANNO PASSARE GLI ANNI SENZA ADOTTARE IL PROVVEDIMENTO DI SDEMANIALIZZAZIONE, DALL'ALTRA PARTE, SENZA INTERPELLARE LA REGIONE E I COMUNI INTERESSATI, VIENE PROPOSTO L'ALLARGAMENTO DEL PERIMETRO DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO PROPRIO AI TERRENI DI CUI E' STATO CHIESTO IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE, E CIO' MALGRADO LA MATERIA DELL'AMPLIAMENTO DEL PERIMETRO DEL PARCO SFUGGA ALLA COMPETENZA DEL MINISTERO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE, PERCHE' LA LEGGE 21 OTTOBRE 1950, N. 991 CON CUI E' STATO RICOSTITUITO L'ENTE AUTONOMO DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, HA ELIMINATA LA FACOLTA' STABILITA DALL'ARTICOLO 2 DELL'ABROGATO REGIO DECRETOLEGGE 11 GENNAIO 1923, N. 257, CONVERTITO NELLA LEGGE 12 LUGLIO 1923, N. 1511.