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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01412 presentata da CASTELLOTTI GUIDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920525

Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la realizzazione di opere ed interventi nel tratto Milano-Piacenza della nuova linea ferroviaria da alta velocita' Milano-Roma fanno emergere, sia dal punto di vista formale che sostanziale, diverse incongruenze procedurali che arrecano danni ai proprietari, ai conduttori ed ai coltivatori diretti dei terreni interessati al passaggio del costruendo nastro ferroviario; nel merito: a) non e' stato accertato il disposto dell'articolo 4 della legge 25 giugno 1865, n. 2359 che concerne la pubblicazione dell'istanza volta ad ottenere che l'opera in questione venga dichiarata di pubblica utilita' (unitamente alla messa a disposizione della relazione e del piano di massima); b) i decreti prefettizi di esproprio non indicano tempi e modi con cui la facolta' concessa (di introdursi nelle proprieta' private) puo' essere esercitata; c) la prescrizione, da parte del prefetto, del "preventivo deposito di una congrua somma" per qualunque danno recato -: se, in relazione a quanto premesso non intenda predisporre opportuni interventi nei confronti dell'Ente ferrovie dello Stato e della prefettura competente affinche' vengano salvaguardati, attraverso la correttezza degli atti, i diritti degli espropriati in relazione anche ai gravissimi ed irreversibili danni alle colture agricole; considerato che la societa' CEPAV-UNO, concessionaria per la progettazione esecutiva, la costruzione e lo sfruttamento economico della linea ferroviaria, si e' limitata a chiedere al Ministero dell'ambiente ed al Ministero beni culturali la "pronuncia di compatibilita' ambientale" e non invece, come prevede la legge n. 349 del 1986, la "valutazione di impatto ambientale" e che risulta inoltre agli interroganti che la citata societa' concessionaria CEPAV-UNO abbia commissionato uno studio di impatto ambientale limitato a circa metri 50 da ciascun lato della ferrovia, non valutando in sostanza il reale impatto territoriale e gli effetti negativi sulla rete irrigua, se non intenda assumere idonee iniziative nei confronti della societa' concessionaria affinche' lo studio di impatto ambientale tenga conto della particolare situazione del grande comparto agricolo attraversato e affinche' per le aree oggetto di valutazione non ci si limiti alla distanza dei 50 metri ma si tenga conto di una fascia piu' ampia da sottoporre ad esame ambientale e territoriale. (4-01412)

In riferimento alla nuova linea AV Milano-Piacenza, l'Ente ferrovie dello Stato riferisce che il tracciato relativo al tratto Milano-Bologna e' gia' stato oggetto di esami ed approfondimenti tra l'Ente medesimo, la regione Lombardia e le province interessate. Per quanto riguarda le tematiche connesse alla realizzazione delle opere interessanti tale linea l'Ente fa le seguenti precisazioni: a) la disciplina di cui all'articolo 4 della legge fondamentale sulle espropriazioni n. 2359/1865 e' rimasta in vigore solo per le richieste avanzate da soggetti privati. Per quanto riguarda amministrazioni ed aziende dello Stato si sono susseguite ulteriori disposizioni normative, in particolare l'articolo 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1 (dichiarazione implicita di pubblica utilita', nonche' urgenza e indifferibilita' a seguito dell'approvazione di progetti di opere). Per le opere ferroviarie occorre inoltre fare riferimento all'articolo 25 della legge 17 maggio 1985, n. 210 (istituzione dell'Ente ferrovie dello Stato). La natura di opera pubblica del sistema ferroviario per l'alta velocita' e' gia' inserita in molteplici atti legislativi e di Governo (piano generale di trasporti, legge finanziaria 1987 etc.); b) il richiamo ai decreti prefettizi "di esproprio" non sembra del tutto attinente in quanto ancora non sono state attivate le relative procedure. Trattasi, probabilmente, dei decreti prefettizi "di accesso" rilasciati ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 2359 del 1865, richiesti per poter effettuare gli opportuni sondaggi, rilievi ed altre similari operazioni necessari per la migliore scelta sia tecnica che di opportunita' del tracciato della linea. Invece, per quanto riguarda i tempi e i modi per introdursi nelle proprieta' private e' in facolta' dei sindaci, quando trattasi di luoghi abitati, il rilascio dell'autorizzazione, previa apposita istanza avanzata dalle parti interessate; c) la prescrizione da parte del prefetto del "preventivo deposito di una congrua somma" non e' un obbligo ma una possibilita' che viene esercitata solo quando si concretizzi una ragionevole previsione che le operazioni autorizzate, sia per l'entita' sia per la vastita', possono comportare notevoli danni agli immobili interessati. Per la zona in argomento tutti i prefetti interpellati hanno espressamente disposto nei loro decreti l'obbligo dei danni eventualmente arrecati, direttamente o in solido nei confronti delle imprese operanti in base all'autorizzazione rilasciata. Quanto sopra premesso, in ordine al primo quesito l'Ente ferrovie dello Stato precisa che non sono stati ancora ne' richiesti ne' tantomeno emessi i decreti espropriativi del prefetto ed assicura che quando sara' dato luogo alle procedure espropriative saranno effettuati tutti gli adempimenti che la legge impone a tutela dei diritti degli espropriandi. Quanto al secondo quesito, l'Ente fa presente che la legge 8 luglio 1986, n. 349 ("Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale") prevede all'articolo 6 che il progetto di opere in grado di produrre rilevanti modificazioni dell'ambiente, prima dell'approvazione, venga trasmesso al Ministero dell'ambiente, al Ministero per i beni culturali ed ambientali ed alla regione territorialmente interessata al fine della "pronuncia sulla compatibilita' ambientale". La valutazione dell'impatto ambientale rappresenta lo strumento necessario per addivenire alla "pronuncia della compatibilita' ambientale" prevista dalla legge. Nel caso specifico il consorzio CEPAV 1, GENERAL CONTRACTOR della societa' concessionaria T.A.V. SpA per la progettazione esecutiva e la realizzazione della linea AV Milano-Bologna, secondo il dettato legislativo, ha chiesto agli organi dell'amministrazione dello Stato competenti la pronuncia della compatibilita' ambientale pubblicando tale richiesta sul quotidiano Il Giorno del 2 maggio 1992, per quanto riguarda il tratto lombardo della linea, e sul quotidiano il Resto del Carlino del 30 aprile 1992, per quanto riguarda il tratto interessante la regione Emilia-Romagna, nonche' sul Corriere della Sera del 30 aprile 1992, quale quotidiano di diffusione nazionale. La richiesta di pronuncia di compatibilita' ambientale e' stata fatta sulla scorta della sintesi della valutazione dell'impatto ambientale, in conformita' al disposto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988. Tale valutazione, precisa l'Ente ferrovie dello Stato, e' stata estesa a una fascia di km 3, a cavallo dell'asse della linea ferroviaria, fascia sufficientemente ampia e tale da permettere la valutazione del reale impatto, in relazione alla particolare situazione del comparto agricolo attraversato. Il Ministro dei trasporti: Tesini.



 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.