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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01535 presentata da TEALDI GIOVANNA (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920525

Al Ministro dell'agricoltura e delle foreste. - Per conoscere: quali provvedimenti urgenti intenda porre in atto in tema di distillazione obbligatoria dei vini da tavola, soprattutto in considerazione delle decise reazioni che si sono registrate da parte dei viticoltori delle zone di collina dove si effettuano in modo contenuto produzioni di qualita'; se non ritenga di attivarsi sui seguenti punti: 1) la modifica dei futuri criteri di ripartizione nazionale delle quote percentuali da inviare in distillazione obbligatoria attraverso l'adozione immediata della cosiddetta "regionalizzazione" dell'obbligo; 2) la previsione che l'aiuto nazionale deciso dallo stesso Ministero debba essere dato con priorita' assoluta ai produttori vitivinicoli che hanno ottemperato all'impegno dell'anagrafe vitivinicola previsto dalla legge 7 agosto 1986, n. 462; 3) l'ulteriore proroga dei termini di presentazione delle domande per la distillazione obbligatoria in attesa che vengano accettate e poste in operativita' altre richieste qui contenute; 4) l'obbligo per tutte le regioni italiane di realizzare l'anagrafe vitivinicola secondo quanto previsto dall'articolo 7 del decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito dalla legge 7 agosto 1986, n. 462, e, qualora cio' non avvenisse, a partire dalla vendemmia 1993, rendere obbligatorio l'invio dei quantitativi dovuti e decisi dalla Comunita' europea in tema di distillazione obbligatoria dei vini da tavola soltanto per i produttori delle regioni inadempienti. (4-01535)

Si rammenta innanzitutto che l'attuale organizzazione comune del mercato vitivinicolo prevede, tra l'altro, il ricorso a distillazioni comunitarie (facoltative ed obbligatorie) allo scopo di eliminare dal circuito commerciale le eccedenze produttive e, nello stesso tempo, riequilibrare il mercato, con ripercussioni positive sul livello dei prezzi. In particolare, il ricorso alla distillazione obbligatoria ha causato, come e' noto, vivo malcontento tra i produttori vitivinicoli italiani, malcontento che la nostra delegazione ha piu' volte rappresentato alla Commissione CEE. In proposito, per la campagna 1991/92, in considerazione delle difficolta' insorte a seguito della rilevante quota d'obbligo assegnata all'Italia (circa 10 milioni di ettolitri), e' stato chiesto ed ottenuto: che fosse dichiarato compatibile con il mercato comune un aiuto nazionale di lire 2.050 per gr/hl, limitatamente ad un quantitativo di vino di 2 milioni di ettolitri da avviare alla distillazione obbligatoria nell'ambito dei predetti 10 milioni di ettolitri; che il termine ultimo per la consegna del vino in distilleria fosse differito al 14 agosto 1992. La Commissione CEE si e' impegnata inoltre a presentare al piu' presto un pacchetto di misure atte a modificare gli aspetti piu' importanti dell'organizzazione comune di mercato del vino, fra cui la disciplina relativa alla distillazione obbligatoria. Tale pacchetto sara' quanto prima oggetto di trattazione tra la Commissione CEE e le varie delegazioni dei diversi paesi partners. In tale occasione si assicura che la delegazione italiana si adoperera' per far si' che vengano tenuti presenti e tutelati gli interessi dei produttori vitivinicoli italiani, ed in particolare di quelli che ottengono produzioni di qualita' con rese non elevate. Per quanto attiene alle modalita' applicative per la corresponsione dell'aiuto nazionale integrativo del prezzo di cessione del vino alla distillazione obbligatoria, si precisa che, su richiesta unanime di tutte le categorie del settore vitivinicolo, e' stato stabilito, nel corso di un'apposita riunione, di riservare detto aiuto al quantitativo di vino effettivamente consegnato a titolo di distillazione obbligatoria, al netto, cioe', del volume di vino avviato alla distillazione preventiva. Per quanto concerne la richiesta di corrispondere il suddetto aiuto in via prioritaria ai produttori delle regioni e province in cui e' stata posta in essere l'anagrafe vitivinicola, si rileva che non e' possibile accogliere siffatta richiesta in quanto tale procedura ritarderebbe di molto, tra l'altro, i termini di pagamento dell'aiuto in causa. E' da tener presente, inoltre, che la finalita' specifica dell'aiuto nazionale integrativo e' quella di rendere meno penalizzante l'adempimento della distillazione obbligatoria, e quindi di non privilegiare, trattandosi di un obbligo comunitario, taluni produttori rispetto ad altri. In ordine, poi, alla questione relativa alla regionalizzazione dell'obbligo, connessa alla abrogazione delle norme che consentono il trasferimento dello stesso tra produttori di regioni diverse, si informa che, a seguito di attento esame dell'argomento e tenuto conto delle difficolta' che una tale decisione potrebbe porre, specialmente sul piano applicativo e dei controlli, si e' stabilito di affrontare il problema contestualmente alla prevista riforma della regolamentazione comunitaria. Quanto alla realizzazione dello schedario viticolo, previsto dal reg. CEE del Consiglio n. 2392/86, si segnala che lo stesso e' in corso di ultimazione. In particolare i dati relativi alle cinque regioni ove lo schedario e' stato realizzato in via prioritaria (Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia) sono gia' stati collaudati, mentre nelle rimanenti regioni i lavori sono in fase di completamento o sono stati gia' ultimati e sono in corso i collaudi. In relazione a quanto rappresentato dalla Commissione CEE, e' stato disposto che le domande di aiuto presentate dai produttori vitivinicoli a decorrere dal 1^ settembre 1992 verranno verificate con i dati dello schedario stesso. Tale utilizzazione riguarda attualmente le regioni in cui i lavori dello schedario sono stati ultimati e collaudati. In base alla convenzione stipulata dall'AIMA con il consorzio incaricato di realizzare lo schedario viticolo, i lavori nelle restanti regioni saranno ultimati entro il 31 agosto 1993, per cui si ritiene che a decorrere dalla campagna vitivinicola 1993/94 i dati dello schedario saranno utilizzabili su tutto il territorio nazionale. Il Ministro dell'agricoltura e delle foreste: Fontana.



 
Cronologia
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