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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00066 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920525

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: fin dal fallito attentato dell'Addaura del luglio 1989, era emersa la probabile esistenza di una "talpa" della mafia infiltrata nell'ambito delle istituzioni, che avrebbe informato gli ideatori della strage, avente ad oggetto Giovanni Falcone, della visita "segreta" programmata dal magistrato palermitano nella localita' marina di Palermo; che solo una circostanza casuale - il protrarsi imprevisto dell'interrogatorio di un imputato - impedi' l'attuazione del disegno criminale che avrebbe coinvolto i due magistrati elvetici che con Falcone stavano eseguendo indagini sul riciclaggio del denaro sporco; che subito dopo il luglio 1989, le indagini sembra siano state indirizzate anche nei confronti di qualche esponente degli apparati di sicurezza, come emerge da alcuni articoli de l'Espresso a firma di Roberto Chiodi; che era facilmente prevedibile il ripetersi dell'attentato, ad avviso degli interroganti, di tipo stragista, diretto ad eliminare il giudice Falcone, la cui nomina a direttore generale degli affari penali non avrebbe impedito ma anzi favorito la sua partecipazione all'elaborazione di una strategia antimafia sul piano legislativo ed organizzativo; che era facilmente prevedibile che un nuovo attentato per avere possibilita' di successo non poteva che essere eseguito con la stessa modalita' di quello precedente cioe' mediante un "attacco con un esplosivo comandato a distanza"; che per scongiurare la strage, sarebbe stata quanto mai nessaria l'utilizzazione dell'elicottero destinato dal Ministero dell'interno a Giovanni Falcone al fine di evitare le insidie prevedibili lungo i percorsi obbligati, tra cui quello tra Punta Raisi e la periferia ovest di Palermo; che, per contro, proprio al momento del maggiore pericolo a causa delle nuove iniziative assunte da Falcone per favorire le indagini dei giudici milanesi Di Pietro e Colombo in Svizzera sul riciclaggio del provento delle tangenti, sarebbe stata decisa, secondo notizie pubblicate in data odierna dal giornale La Stampa la "sospensione" dell'uso dell'elicottero a protezione di Giovanni Falcone per ragioni che non appaiono chiare; che da notizie e filmati diffusi dal telegiornale della Rete 2 delle ore 20.00 del 24 maggio 1992, Giovanni Falcone avrebbe ricevuto un messaggio anonimo, che sarebbe stato posto da uno sconosciuto sotto la borsa del magistrato, impegnato in un dibattito sulla criminalita' organizzata; che tale gravissimo episodio, mentre denunciava l'affievolirsi delle misure di sicurezza intorno al magistrato, rivelava l'esistenza di un perdurante complotto stragista probabilmente "annunciato" dagli ignoti autori del messaggio di cui sopra; che le modalita' del fatto e la sua natura di attentato indiscriminato lascia ritenere probabile l'esistenza di un disegno politico diretto a condizionare l'ordinato ed equilibrato sviluppo della democrazia italiana, con il pericolo del persistere di un legame con apparati deviati dello Stato e poteri occulti, non ancora neutralizzati; che lo stesso impiego dell'esplosivo T4, di straordinaria potenza e di frequente impiego nelle piu' gravi stragi nere, tra cui la strage di Bologna e la strage del 904, induce a ritenere un collegamento con centrali terroristiche interne ed internazionali; che tale ipotesi trova conforto nella stessa analisi fatta dal ministro dell'interno circa l'esistenza di un piano di destabilizzazione del Paese formulata alla vigilia della campagna elettorale -: a) quali siano i risultati delle indagini eseguiti dalla Polizia giudiziaria, dall'antiterrorismo e dai servizi segreti all'indomani dell'attentato dell'Addaura e se siano emersi concreti elementi circa l'esistenza di un piano di destabilizzazione del Paese di matrice eversiva; b) se sia mai stata identificata la talpa di cui, fin dal luglio 1989, si parlo' degli organi di stampa come del possibile informatore degli esponenti di Cosa Nostra; c) quali ragioni abbiano indotto il Governo ad eliminare l'impiego dell'elicottero a tutela della sicurezza di Giovanni Falcone; d) quale sia il contenuto del messaggio che sarebbe stato, secondo il TG 2, inviato al giudice pochi giorni prima della strage di Capaci da parte dei probabili autori della strage. (3-00066)

 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.