Portale storico della Camera dei deputati

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro di grazia e giustizia, per sapere - premesso che: il 29 ottobre 1992 Alberto Franceschini e' stato arrestato su ordine emesso dalla procura generale di Venezia; Franceschini, avendo gia' espiato 22 anni e 6 mesi di detenzione, era tornato in liberta' sulla base della normativa introdotta dalla legge 18 febbraio 1987, n. 34 (Misure a favore di chi si dissocia dal terrorismo); a seguito del provvedimento della procura generale di Venezia, Franceschini dovra', invece, scontare altri otto anni di carcere; nell'operare un nuovo calcolo del cumulo delle pene, infatti, la procura generale ha disatteso il limite massimo di pena irrogabile previsto appunto dalla legge n. 34 del 1987; l'interpretazione seguita dalla magistratura di Venezia appare paradossale in quanto colpisce una persona - da tempo impegnata in attivita' volte alla risocializzazione dei cittadini detenuti - che ha gia' scontato del tutto la pena; la vicenda di Franceschini, drammatica e disumana, ripropone la questione generale dei detenuti sottoposti al cumulo delle pene con risultati inaccettabili ed iniqui -: quale sia, nel pieno rispetto dell'autonomia della magistratura, il giudizio del Governo su tale vicenda e quali iniziative intenda assumere il Ministro di grazia e giustizia per quanto di sua competenza, al fine di ristabilire la certezza del diritto e porre rimedio, anche sul piano legislativo, all'attuale disciplina delle pene nonche' alla loro applicazione. (2-00326)