Portale storico della Camera dei deputati

La XIII Commissione, considerato che lo sviluppo del comparto nocciolicolo nel nostro paese impegna migliaia di ettari di colture specializzate e centinaia di produttori singoli e associati, con una produzione di alta qualita' e quantitativamente rilevante e tale da coprire non solo il fabbisogno nazionale ma anche da collocarsi in una posizione di rilievo nel mercato europeo; vista la crisi gravissima di mercato che da anni colpisce le nostre produzioni per effetto di un meccanismo perverso che, aprendo il mercato europeo alle esportazioni di ingenti quantitativi del prodotto proveniente dalla Turchia a prezzi assolutamente irrilevanti, ha finito per bloccare la collocazione delle nostre produzioni; visto il fallimento delle iniziative AIMA per lo stoccaggio e il relativo premio anche a causa della contraddittoria iniziativa del Ministero dell'agricoltura e delle lo'reste, che di fatto ha contribuito al blocco, producendo uno stoccaggio di migliaia di tonnellate di prodotto (annate 89/90/91 e 92) aprendo la strada in maniera irreparabile alla presenza turca sul mercato europeo; visti i danni rilevantissimi che tutto questo determina sui redditi, sulla stessa sopravvivenza di centinaia delle imprese produttrici e sulla possibilita' di sviluppo e sulle prospettive occupazionali di vaste zone del nostro paese; visti i provvedimenti del Governo turco, in vigore dal 19 settembre 1992, che hanno ridotto da 40 a 10 dollari per quintale la tassa sulle nocciole in esportazione ed eliminato quella di 30 dollari per quintale per l'esportazione di noociole trasformate e sfarinate; tenuto presente il grave stato di preoccupazione, di allarme e di agitazione che giustamente pervade la categoria dei produttori; impegna il Governo 1) ad assumere iniziative tempestive e decise in sede comunitaria perche': a) si provveda alla modifica dei regolamenti CEE n. 789/89, n. 790/89, n. 2159/89 e n. 340/89 riguardanti la frutta a guscio per privilegiare in via temporanea per almeno cinque anni il collocamento sul mercato europeo dei prodotti ottenuti nei paesi membri della CEE, prima di autorizzare le importazioni dalla Turchia; b) venga modificato o revocato il regolamento CEE n. 4115/86, che di fatto ha aperto le porte della Comunita' al prodotto turco, applicando una tassa doganale di ammontare pari almeno al 12 per cento per riequilibrare il mercato e calmierare la concorrenza sleale del prodotto turco, assicurando contemporaneamente l'applicazione, in via prioritaria, della clausola della preferenza comunitaria sancita dai trattati istitutivi della CEE; 2) ad attuare la revisione dei redditi dominicali ed agrari per i terreni coltivati a noccioleto al fine di riportarli ai valori attuali dei prezzi e dei costi; 3) ad organizzare apposite campagne promozionali da parte del Ministero dell'agricoltura e delle foreste per ampliare il consumo delle nocciole quale alimento sano e altamente energetico; 4) a riconoscere le associazioni dei produttori gia' costituite e a snellire le procedure di finanziamento dei contributi di avviamento e di gestione nonche' dei piani di miglioramento colturale e delle tecniche produttive con l'uso piu' razionale delle sostanze chimiche; 5) a snellire le procedure dei contributi e indennita' pubbliche alle cooperative e alle associazioni dei produttori; 6) a verificare la possibilita' di adottare un provvedimento atto a favorire la promozione commerciale puntando sulla valorizzazione delle singole varieta' regionali. (7-00076).