Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, ritenuto che i processi economico-sociali in atto a livello internazionale pongono con forza l'esigenza di una nuova fase delle politiche di cooperazione e di aiuto allo sviluppo; considerato altresi' che lo sforzo di superamento della crisi della finanza pubblica nel nostro Paese, richiede anche misure di contenimento, razionalizzazione e qualificazione della spesa, capaci di rispondere con maggiore trasparenza, equita' ed efficienza agli obiettivi di cooperazione, solidarieta' e sviluppo umano; visto l'articolo 3, comma 6, della legge di bilancio per l'anno finanziario 1993, stabilisce che il Ministro del tesoro, su proposta del Ministro degli affari esteri, e' autorizzato a provvedere, con propri decreti, al trasferimento, ad appositi capitoli, anche di nuova istituzione, degli stati di previsione dei Ministeri interessati per lo stesso anno finanziario, degli stanziamenti iscritti, per competenza e cassa, al capitolo 9005 dello stato di previsione del Ministero del tesoro; considerata la necessita' di destinare una significativa quota di queste risorse: a programmi di sviluppo umano in aree di grande poverta', gestiti e coordinati da organizzazioni internazionali in grado di garantire finalita', correttezza e piena trasparenza degli interventi; a programmi promossi e gestiti da enti locali diretti a costruire risposte di solidarieta' e sviluppo umano a comunita' locali dei paesi in via di sviluppo, impegna il Governo ed i Ministri degli affari esteri e del tesoro per quanto di rispettiva competenza a provvedere ad una ripartizione dei fondi destinati alla cooperazione tale da garantire la massima trasparenza ed efficacia degli interventi; a tal fine, mentre dovranno essere contenute le destinazioni assegnate al Fondo rotativo per i crediti di aiuto presso il Ministero del tesoro e quelle assegnate all'aiuto alimentare AIMA, la parte piu' cospicua delle risorse dovra' essere attribuita al Fondo cooperazione del Ministero degli affari esteri, riservandola da un lato a contributi ad organizzazioni internazionali finalizzato alla realizzazione di programmi di sviluppo umano per le aree di maggiore poverta', e dall'altro lato a contributi promossi da enti locali finalizzati allo sviluppo umano di comunita' locali dei paesi in via di sviluppo; in tali destinazioni le quote di risorse attribuite a nuove iniziative daranno la priorita' ad obiettivi specifici di cooperazione allo sviluppo quali: razionalizzare i flussi migratori verso l'Italia, beneficiare popolazioni vittime di conflitti, disastri e estrema poverta', promuovere in forma integrata i diritti umani, la salute, l'educazione, la protezione dell'ambiente e lo sviluppo economico. (9/1446/16)