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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00634 presentata da VALENSISE RAFFAELE (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930111

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per conoscere - premesso che: 1) e' in vigore, nella Regione Calabria, la legge regionale n. 14 del 3 settembre 1991, recante "modifica ed integrazione all'articolo 46 della legge regionale 5 maggio 1990, n. 30"; 2) detta "modifica" dell'articolo 46 della legge regionale n. 30/1990 consiste nell'aggiunta di un comma che prevede, che "i dipendenti inseriti nel ruolo unico regionale che abbiano prodotto, nei tempi prescritti dall'articolo 74 della legge regionale 28 marzo 1975, n. 9, opposizione motivata avverso la deliberazione di inquadramento, documentando l'esercizio di funzioni superiori con le modalita' di cui all'articolo 72 della legge regionale 28 marzo 1975 n. 9, cosi' come interpretato dalla legge regionale 28 luglio 1978, n. 11 e dalla legge regionale 13 giugno 1983, n. 19, ovvero abbiano prodotto istanza di inquadramento ai sensi e per gli effetti della legge regionale 10 luglio 1987, n. 20, sono inquadrati nel ruolo unico regionale, che presenta la necessaria disponibilita' di posti nella qualifica funzionale corrispondente alle mansioni effettivamente svolte e comunque documentate, previo accertamento della Commissione paritetica all'uopo costituita nella sua composizione originaria, solo per le pratiche non precedentemente trattate"; 3) la detta legge regionale n. 14/1991 prevede altresi', in modo molto opinabile, la decorrenza giuridica ed economica dei suoi effetti dalla data della sua entrata in vigore, previsione che ha consentito la possibilita' di riesame di moltissime pratiche, gia' motivatamente annullate dall'organo di controllo; 4) la medesima legge regionale n. 14/1991, sulla base opinabile della decorrenza dall'entrata in vigore degli effetti giuridici ed economici, reca uno stanziamento di copertura limitato a L. 350 milioni; 5) sulla base della detta legge regionale n. 14/1991 la Giunta Regionale ha proceduto all'approvazione di ben duecento delibere di inquadramento, mentre si prevede che altrettante delibere dovranno essere approvate e si tratta di quelle bocciate dall'Organo di Controllo, rese riesaminabili dalla riportata normativa della legge regionale n. 14/1991; 6) l'applicazione della legge regionale n. 14/1991 colpisce i legittimi interessi di un gran numero di dipendenti regionali che da tempo chiedevano e si attendevano che i posti disponibili in organico fossero messi a concorso, in obbedienza alla legge n. 34/84; 7) inoltre, l'applicazione della legge regionale n. 14/1991 ha suscitato comprensibile allarme in ordine alla accertabilita' delle "mansioni effettivamente svolte e comunque documentate" essendo oggettivamente incompatibile l'uso della prova libera per attivita' svolta in seno a strutture pubbliche, come l'amministrazione regionale -: quali immediate misure intenda adottare, promuovere o sollecitare, a tutela dei princi'pi costituzionali d'imparzialita', delle regole relative all'acquisizione per concorso delle funzioni nelle pubbliche amministrazioni, delle aspettative dei tantissimi dipendenti regionali controinteressati colpiti da procedure che presentano innegabili aspetti di esasperato clientelismo, essendo i dipendenti regionali colpiti in stato di agitazione e protesta interpretato da organizzazioni sindacali come la CISNAL; in particolare, quali verifiche intenda promuovere circa l'iter della legge regionale n. 14/1991, in riferimento al visto del Commissario del Governo, allo scopo di difendere la credibilita' delle strutture amministrative della regione e della professionalita' indispensabile dei suoi dipendenti, che non possono essere mortificate da tentazioni o pratiche clientelari. (5-00634)

 
Cronologia
mercoledì 6 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si insedia la nuova Commissione europea, presieduta nuovamente da Jacques Delors. L'Italia è rappresentata da Antonio Ruberti e Raniero Vanni d'Archirafi.

venerdì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo una latitanza di 24 anni, viene arrestato a Palermo Totò Riina, considerato capo di Cosa nostra.