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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09218 presentata da RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19930111

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - considerato che: i gravissimi incidenti nei porti di Livorno e di Genova nel 1991, la tragedia ecologica che si sta consumando sulle coste delle isole Shetland in questi giorni, mettono in drammatica evidenza quello che le associazioni ambientaliste denunciano da tempo e per ultimo anche il Governo per voce dei ministri all'ambiente, Ruffolo prima ed ora Ripa di Meana: il trasporto nei mari italiani di quantita' eccessive di sostanze pericolose; da dati dell'associazione Greenpeace risulterebbe che i porti italiani sono frequentati ogni anno da circa 15 mila navi cisterna, adibite al trasporto di petrolio e sostanze chimiche; ogni anno vengono movimentati oltre 200 milioni di tonnellate di petrolio e suoi derivati; a questo sistema di trasporto merci si sovrappone il trasporto passeggeri, di cui circa 38 mila l'anno sono navi traghetto impegnate su rotte di cabotaggio; l'intreccio di traffico mercantile e traffico passeggeri crea un elevato rischio; nel Mediterraneo si verificano in media 120 incidenti l'anno, rappresentando un record a livello europeo; secondo i dati in possesso di Greenpeace il 22 per cento delle navi ispezionate nel 1988 mancavano delle carte nautiche necessarie, il 20 per cento aveva dispositivi sonori o luminosi rotti, l'8 per cento aveva la bussola fuori uso, il 31 per cento aveva dispositivi antincendio in cattive condizioni; alle banchine del porto di San Leonardo e delle adiacenti zone industriali di Marghera, il piu' grande polo chimico italiano, viene movimentata una quantita' di prodotti petroliferi imponente, oltre dieci milioni nel 1990, cifre che rappresentanto il 5,5 per cento dell'intero traffico nei mari italiani; giungono al porto di Venezia, il quinto per importanza nella graduatoria nazionale, poco meno di 5.000 navi all'anno; il 40 per cento delle navi oggi (ad eccezione dei pescherecci) entra in laguna, e ne esce attraverso la bocca di Malamocco: il 60 per cento utilizza quella di Lido; secondo dati elaborati dal Consorzio Venezia Nuova poco piu' del 20 per cento delle navi che giungono a Venezia (circa 1.100 navi all'anno), attraverso la bocca di Malamocco e del Lido, trasporta prodotti petroliferi, a queste bisogna aggiungere le 1.000 bettoline che trasportano prodotti petroliferi da Marghera alle idrovie, 13 per cento del trasporto nazionale; considerando i viaggi di andata e ritorno la laguna di Venezia ogni anno e' attraversata complessivamente piu' di 4.000 volte da navi con carichi di petrolio o derivati; almeno 200 delle 1.100 navi che trasportano prodotti petroliferi sono di grandi dimensioni oltre alle 40 mila tonnellate e fino ad 80 mila tonnellate; un incidente che porti ad un'esplosione di una di queste navi provocherebbe un travaso nelle acque lagunari di un quantitativo di sostanze venefiche superiore a quello che nel marzo 1989 la Exxon sverso', per centinaia di chilometri, in Alaska; la legge 16 aprile 1973, n. 171 (interventi per la salvaguardia di Venezia), tutela l'ambiente paesistico, storico, archeologico ed artistico della citta' di Venezia e della sua laguna, ne tutela altresi' l'equilibrio idraulico e ne preserva l'ambiente dall'inquinamento atmosferico e delle acque; gli indirizzi governativi del 1975 di applicazione della legge n. 171 del 16 aprile 1973, al punto 4, sotto il titolo "attivita' industriali e portuali", indicavano tra l'altro la necessita' di vietare nuovi insediamenti o ampliamenti dell'attuale capacita' di raffinazione e prevedere, in relazione al progressivo completamento della rete degli oleodotti e alla conseguente sostituzione del traffico navale petrolifero con quello commerciale; il concessionario unico dello Stato ha gia' presentato su incarico del Ministero dei lavori pubblici nella riunione del Comitato interministeriale, di cui alla legge speciale il 19 dicembre 1992, uno studio dettagliato per il progressivo allontamento delle rotte dei petroli dalla laguna di Venezia che dovra' essere discusso il 26 gennaio 1993 a Roma nella prossima riunione del Comitatone; uno studio del Consorzio Venezia Nuova conferma che "il livello di rischio cui la laguna e' sottoposta appare evidente..."; il Comitato per la salvaguardia di Venezia istituito dall'articolo 4 della legge 29 novembre 1984, n. 798, nello schema di quadro generale di riferimento degli interventi programmati al "Progetto Venezia" determinava tra gli aspetti indispensabili da seguire per una reale tutela della laguna, anche la spesa di circa 57,4 miliardi di lire per la programmazione traffico petroli; il Ministero dei lavori pubblici - Magistrato alle acque nella proposta di "Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia" datata 26 ottobre 1990 nell'allegato C1 "Piano generale degli interventi" alla scheda 12, presenta un progetto operativo per l'estromissione dei petroli, in particolare: a) allontanando i piu' grandi carichi petroliferi (grosse petroliere di greggio); b) all'estromissione dalla laguna anche delle navi di minor portata...; la estromissione di tali traffici potrebbe consentire anche un graduale ridimensionamento dell'uso di prodotti petroliferi, sostituendoli con politiche di risparmio energetico e con fonti alternative energetiche, considerato che grosse quantita' di questi prodotti vengono utilizzate dall'ENEL per proprie centrali termoelettriche, tra cui quella di Porto Tolle; l'ENEL per rifornire la centrale di Porto Tolle, utilizza bettoline provenienti dalla laguna, creando alti rischi per un'altro delicatissimo ecosistema; il Governo ha verificato la dotazione del piano energetico regionale del Veneto per favorire il risparmio e l'uso di fonti alternative -: 1) le ragioni per cui a distanza di 18 anni gli "indirizzi governativi" per Venezia non siano stati realizzati e, in particolare, quale ruolo abbiano svolto i rappresentanti del Governo nazionale all'interno del Comitato (ex articolo 4 legge 798) preposto all'attuazione delle leggi speciali per Venezia; 2) se tra gli indirizzi emanati per l'elaborazione del piano energetico nazionale vi sia la estromissione del traffico petrolifero della laguna di Venezia; 3) se esista un piano d'emergenza (elaborato ai sensi della legge Seveso) nel caso di gravi incidenti e se le popolazioni locali siano informate dall'esistenza di tale piano. (4-09218)

 
Cronologia
mercoledì 6 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si insedia la nuova Commissione europea, presieduta nuovamente da Jacques Delors. L'Italia è rappresentata da Antonio Ruberti e Raniero Vanni d'Archirafi.

venerdì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo una latitanza di 24 anni, viene arrestato a Palermo Totò Riina, considerato capo di Cosa nostra.