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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00462 presentata da PELLICANI GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930112

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle finanze, per sapere - premesso che: il recente rapporto annuale del Secit ha evidenziato, anche sulla base dei dati elaborati dalla Anagrafe tributaria, che e' ormai consolidato il fatto che ben il 60 per cento delle societa' di capitali (Spa, Srl, ecc.) denunciano al fisco redditi nulli o negativi, e che e' noto che le perdite possono essere riportate a sgravio dei profitti nel quinquennio successivo; nel 1990 e 1991 sono state effettuate rispettivamente 17.617 e 25.545 verifiche fiscali sui bilanci delle Societa' di capitale (Mod. 760), pari a circa il 6 per cento del totale degli accertamenti eseguiti sulla generalita' dei contribuenti, e che in questi due anni e' stata accertata una maggiore imposta dovuta di 3.519 e 6.364 miliardi pari rispettivamente al 54 e al 56 per cento del totale; tali dati, peraltro ben noti ed oggetto di ripetuti rilievi e richieste di chiarimento negli anni passati da parte di alcuni degli interpellanti, hanno dato luogo grazie anche all'iniziativa della Associazione Artigiani di Mestre ad un acceso dibattito riportato dalla stampa -: se il Ministero delle finanze abbia fatto eseguire studi analitici sui bilanci delle societa' di capitale per comprendere la natura, le origini e la effettiva portata del fenomeno, disaggregando i dati disponibili in relazione: a) all'effettivo svolgimento di una attivita' economica da parte delle societa' in perdita o in pareggio, quantificando il numero delle societa' prive di ricavi, di acquisti, di dipendenti, nonche' di una reale consistenza patrimoniale al di la' del capitale sociale; b) alla esistenza di procedure di liquidazione, di fallimento, di amministrazione controllata in corso; c) alla presenza di societa' senza scopo lucrativo (p. es. cooperative edilizie); d) alla rilevanza numerica delle societa' a capitale direttamente o indirettamente pubblico, mantenute in vita per finalita' sociali (GEPI, ecc.); e) alla presenza di societa' di pura gestione immobiliare o di partecipazioni sociali; se siano stati effettuati studi e rilievi anche campionari volti a verificare la congruita' effettiva dei costi dichiarati, al fine di reprimere il fenomeno, ampiamente diffuso, della deduzione di spese di consumo personale dei soci dal reddito delle societa'; se siano stati posti in essere i controlli sulle possibilita' elusive legate alla utilizzazione dei prezzi di trasferimento tra consociate italiane ed estere al fine di ridurre l'onere fiscale (articolo 76 TUIR), e in che numero; quali possibilita' di controllo ritenga si possano introdurre per i pagamenti "estero su estero" da parte di societa' che hanno consentito la creazione dei fondi neri o peggio ancora "Italia su estero" per servizi professionali apparentemente resi all'estero ma in realta' prodotti in Italia; quanta attivita' di controllo sia stata finalizzata alla repressione del noto fenomeno dell'utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti allo scopo di ridurre l'imponibile; se non sia il caso di mutare gli orientamenti che presiedono alle attuali attivita' di controllo nei confronti delle imprese maggiori trascurando i facili rilievi formali connessi a comportamenti da cui non deriva alcun reale danno per l'erario; se non sia il caso di introdurre limitazioni alla possibilita' che i profitti aziendali vengano attribuiti ai soci attraverso strumenti diversi dalla distribuzione di utili, quali compensi agli amministratori (che consentono di evitare il pagamento dell'ILOR), o interessi su prestiti obbligazionari (per i quali la ritenuta d'imposta del 30 per cento permane fortemente vantaggiosa); se la norma antielusione di cui all'articolo 10 della legge n. 408 del 1990 abbia trovato sinora una qualche applicazione concreta; se non ritenga infine che per le imprese minori che hanno optato per la contabilita' ordinaria e per le societa' di capitale con volumi di ricarichi modesti non debba essere introdotto l'accertamente parziale per coefficienti come inizialmente previsto dal decreto-legge n. 384 del 1992. (2-00462)

 
Cronologia
mercoledì 6 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si insedia la nuova Commissione europea, presieduta nuovamente da Jacques Delors. L'Italia è rappresentata da Antonio Ruberti e Raniero Vanni d'Archirafi.

venerdì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo una latitanza di 24 anni, viene arrestato a Palermo Totò Riina, considerato capo di Cosa nostra.