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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11518 presentata da ARMELLIN LINO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930302

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso: che il professor Vita Luigino residente a Treviso, via Botteniga n. 15 e' stato nominato in ruolo con decreto n. 2436 del 27 settembre 1979 con decorrenza giuridica del 10 settembre 1978 per l'insegnamento di laboratorio di meccanica e reparti di lavorazione (classe XXVIII/C) negli istituti di istruzione professionale statale, materia per la quale anteriormente al 1^ ottobre 1974 era richiesto per l'accesso il solo titolo di istruzione secondaria di secondo grado; che egli e' abilitato per l'insegnamento di applicazioni tecniche maschili dall'11 ottobre 1976; che attualmente l'istante e' inquadrato nel ruolo ordinario dei docenti diplomati; che l'articolo 16 della legge n. 477 del 1973 prevede l'inquadramento nel "ruolo dei docenti laureati" anche docenti titolari di materie per il cui insegnamento era richiesto il solo diploma di istruzione secondaria ed in possesso degli altri requisiti sopra indicati; che con decisione n. 331 del 7 luglio 1982 la VI sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dalla professoressa Altopiedi Antonietta e con recente decisione n. 323/91 la stessa VI Sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dalla professoressa Fava Luciana e di altri, che si trovano nella stessa posizione giuridica del professor Vita, riconoscendo loro il diritto all'inquadramento nel ruolo dei docenti laureati previsto dalla tabella C annessa al decreto-legge 30 gennaio 1976, n. 13 -: se intenda disporre presso gli uffici competenti del Ministero della pubblica istruzione e presso il provveditorato agli studi di Treviso, a favore del suddetto professor Vita Luigino, affinche' il medesimo sia revocato dal ruolo dei docenti diplomati ed, in applicazione dell'articolo 16 della legge n. 477 del 1973 e dell'articolo 17 del decreto-legge n. 13 del 1976, venga inquadrato nel ruolo dei docenti laureati previsto dalla tabella C annessa al decreto-legge n. 13 del 1976. (4-11518)

In merito all'interrogazione parlamentare in oggetto indicata, si ritiene opportuno premettere che le decisioni giurisdizionali - adottate dalla VI Sezione del Consiglio di Stato e con le quali e' stato riconosciuto il diritto dei docenti diplomati dell'istruzione secondaria superiore all'inquadramento, ai sensi del 2^ comma dell'articolo 17 della legge n. 88 del 1976, nel ruolo dei docenti laureati - possono trovare applicazione, com'e' noto, solo nei confronti dei docenti ai quali le medesime decisioni nominativamente si riferiscono. Le istruzioni volte a disciplinare l'inquadramento in questione sono state fornite da questo Ministero agli operatori scolastici periferici con la circolare n. 84 del 26.3.1993. Con tale circolare e' stato, altresi', chiarito che l'eventuale estensione del suddetto inquadramento anche ai docenti che, pur versando nelle medesime condizioni dei ricorrenti, non risultino compresi nelle citate decisioni giurisdizionali - qual e' appunto il caso rappresentato nell'interrogazione - e' subordinato alle determinazioni che la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - riterra' di assumere, nell'osservanza della procedura prevista dall'art. 22 del D.P.R. n. 13 del 1^.8.1988, in materia di estensione degli effetti soggettivi dei giudicati amministrativi. Il Ministro della pubblica istruzione: Jervolino Russo.



 
Cronologia
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    Ciriaco De Mita presenta le dimissioni dalla carica di presidente della Commissione per le riforme istituzionali in seguito al coinvolgimento del fratello Michele nelle indagini sulla gestione dei fondi per la ricostruzione della zona terremotata dell'Irpinia. Alla guida della Commissione viene eletta l'ex Presidente della Camera e deputata del Pds Nilde Jotti.

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