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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12419 presentata da BEEBE TARANTELLI CAROLE JANE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930323

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la signora Zoni Cinzia assunta dall'Azienda comunale Centrale del latte di Roma nell'ottobre del 1990, in qualita' di impiegata ed assegnata alla segreteria del dirigente capo dottor Mauro Dreassi; nei primi mesi di lavoro i rapporti tra la signora Zoni e il dottor Dreassi sono stati improntati a reciproco rispetto e correttezza; a partire dall'estate 1992 il dottor Dreassi ha fatto oggetto la signora Zoni di apprezzamenti personali fino ad arrivare ad una insistenza invadente, respinta sempre in modo deciso, invitando piu' volte il dottor Dreassi a cessare tale comportamento; in data 18 dicembre 1992, al termine della giornata lavorativa, mentre la signora Zoni raccoglieva i suoi oggetti personali sulla scrivania, fu all'improvviso stretta tra le braccia dal dottor Dreassi che tento' piu' volte di baciarla; alla ripresa dell'attivita' lavorativa, in data 7 gennaio 1993 la signora Zoni ha investito il sindacato FLAI CGIL, a cui la suddetta e' iscritta, sulla questione, chiedendo che fosse informata la direzione aziendale e si cercasse una soluzione per garantirle un'esistenza lavorativa libera e dignitosa, senza timore e tensioni; il signor Angelo Pambianchi, rappresentante sindacale, ha riferito della vicenda al direttore dottor Vecchioni Renzo, chiedendo con discrezione l'adozione di misure volte a salvaguardare la personalita', la dignita' e la salute della signora Zoni, la quale spostata presso il settore commerciale in data 29 gennaio 1993, seguendo le indicazioni del dottor Vecchioni, ha chiesto per iscritto il trasferimento ad altro ufficio; in data 2 febbraio 1993 il capo del personale della suddetta azienda, avvocato Melchiorri Franco, pur messo a conoscenza dei motivi all'origine della vicenda, ha disposto che la signora Zoni rientrasse nell'ufficio del dottor Dreassi, minacciando in caso di rifiuto di non corrisponderle la retribuzione; la FLAI CGIL, sconcertata per questo comportamento, ha chiesto un permesso sindacale per la suddetta, rifiutato dall'avvocato Melchiorri, dichiarando che la firma in calce alla richiesta del segretario generale della FLAI del Lazio, signor Meloni, consegnatagli dal signor Pambianchi, era falsa -: se intenda aprire un'indagine per appurare i fatti su riportati; quali provvedimenti intenda prendere per tutelare i diritti della signora Zoni, che trovano fondamento innanzitutto nella carta costituzionale (articolo 2, 3, 4, 41 comma 2) e nella legge del 10 aprile 1991 n. 125 per la realizzazione dell'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel mondo del lavoro e di tutelare l'integrita' psicofisica e la personalita' morale dei prestatori di lavoro, nell'articolo 2087 del codice civile, e nei confronti in particolare dell'avvocato Melchiorri, comportatosi in palese violazione degli obblighi di sua competenza in quanto capo del personale. (4-12419)

Dagli accertamenti eseguiti dall'Ispettorato provinciale del Lavoro di Roma e' risultato che l'Azienda comunale Centrale del latte in accoglimento della domanda dell'interessata, ha trasferito la lavoratrice Cinzia Zoni ad altro reparto. La dipendente dal 19.2.1993 e' stata assegnata al settore Ragioneria - ufficio contabilita'. La lavoratrice, sentita personalmente, ha confermato che la richiesta di trasferimento accolta dall'azienda era stata a suo tempo da lei avanzata per un duplice motivo: quello di allontanarsi dal suo precedente superiore gerarchico a cui imputa di aver tenuto un "comportamento scorretto" nei suoi confronti - denunciato, tra l'altro, mediante la proposizione di una querela - nonche' quello di essere addetta a diverse e piu' soddisfacenti mansioni di lavoro. La stessa ha poi dichiarato di avere sempre usufruito dei permessi sindacali richiesti dal sindacato di appartenenza. In considerazione dell'intervenuto trasferimento della lavoratrice il Pretore del lavoro, al quale la lavoratrice aveva chiesto l'adozione di provvedimenti a tutela della sua dignita' personale, ha dichiarato cessata la materia del contendere con pronuncia del 5.3.1993. Anche il procedimento per la repressione della condotta antisindacale instaurato dalla FILAT CGIL con riguardo ai fatti oggetto dell'interrogazione e' stato dichiarato estinto dal Pretore di Roma per mancata comparizione dei ricorenti all'udienza del 16.4.1993. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Giugni.



 
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