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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17565 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930914

Al Ministro delle finanze. - Per conoscere, dopo la presentazione del rapporto della Ragioneria generale dello Stato che avanzava rilevanti dubbi sui costi dell'affidamento in concessione della gestione del gioco del lotto automatizzato (che rende allo Stato duemila miliardi l'anno!) a societa' a prevalente capitale pubblico, vinto dalla Lottomatic, a quali conclusioni sia pervenuta la Commissione ministeriale istituita per verificare la esistenza di eventuali irregolarita', anche perche' tra quelli delle imprese concorrenti, i costi pretesi dalla Lottomatic risultano i piu' elevati. Si noti che la Lottomatic e' costituita dalla BNL, dalla Sogei - Gruppo IRI-Finsiel - (di casa, forse troppo, al Ministero delle finanze), dalla Olivetti, dall'Alenia (che forse voleva riscattare al lotto le sue brucianti sconfitte gestionali) e dalla FIT (Federazione nazionale tabaccai); due dei principali concorrenti (Italtel Telematica (stesso Gruppo IRI-Finsiel!!!) e Soritel, Unisys ed Assogiochi da un lato e Enidata, Efimdata e Fisia del gruppo FIAT dall'altro), contestarono l'affidamento stante il maggiore costo (come detto, a carico dello Stato) preteso dalla vincitrice; mentre vi furono proteste anche da parte del Consorzio dei privati, il CIPI, composto da System and Management, dalla Sipe Optimation e Sopin e che era stato escluso e che a seguito del ricorso al Tar ed alla Alta Corte Europea di Giustizia, subi' la furbesca trasformazione dell'affidamento in una concessione da parte dei Monopoli di Stato (che peraltro venivano al contempo avviati alla privatizzazione ed alla smobilitazione pubblica!!!): in definitiva uno dei soliti, torbidi pasticci governativi, mentre le graduatorie per la assegnazione dei 15.000 punti vendita del lotto automatizzato sono opinabili e di la' da essere concluse...; se su tutta la vicenda risultino aperti anche accertamenti giudiziari. (4-17565)

Con decreto del 14 giugno 1991 era stato aggiudicato al Consorzio Lottomatica scpa l'appalto concorso per la automazione del gioco del lotto, indetto ai sensi dell'articolo 2 della legge 19 aprile 1990 n. 85, l'approvazione del relativo contratto era stata effettuata con decreto ministeriale 23 novembre 1991 registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 1992. A seguito delle ordinanze del Presidente della Corte di Giustizia della comunita' Economica Europea del 31 gennaio e del 12 giugno 1992, i predetti decreti di aggiudicazione e di approvazione del contratto stipulato con la Lottomatica sono stati annullati con decreto ministeriale del 6 novembre 1992. Successivamente, con decreto in data 17 marzo 1993, e' stato disposto l'affidamento in concessione del servizio del lotto automatizzato alla Lottomatica, sulla base di motivazioni di ordine pubblicistico, collegate alla qualificazione della concessione come traslativa di pubblici poteri, in conformita' alla deliberazione del CIPE in data 18 febbraio 1993. Su tale decreto e sul precedente decreto del 6 novembre 1992 la Ragioneria dello Stato ha formulato taluni rilievi. Conseguentemente il Ministro delle finanze, pro tempore, con decreto del 30 aprile 1993, ha istituito una apposita commissione con il compito di esaminare gli aspetti giuridici ed economici posti in evidenza dalla Ragioneria dello Stato, mentre il Segretariato Generale di questo Ministero, nell'ambito della delega rilasciatagli dal Ministro delle finanze con decreto 19 aprile 1993, ha proceduto ad una rinegoziazione della concessione poi concretatasi nell'accordo sottoscritto il 16 giugno 1993. Nel frattempo, tenuto conto anche della circostanza che la Lottomatica, pur dichiarando la propria "sottomissione piena e incondizionata" a quanto previsto dal decreto ministeriale 17 marzo 1993, aveva comunicato che avrebbe proseguito nel "piano di attivita', evitando soluzioni di continuita'", e' stato disposto, al fine di evitare il prodursi di effetti pregiudizievoli per l'erario, che la Lottomatica sospendesse ogni attivita' connessa alla automazione del gioco del lotto. In data 17 giugno 1993, la commissione ha presentato le sue conclusioni ritenendo "legittimo e rispondente agli interessi dell'amministrazione confermare il rapporto concessorio con la Lottomatica scpa cosi' come modificato ed integrato dall'accordo del 16 giugno u.s. "e" che la rinegoziazione... realizza economia e vantaggi per l'amministrazione finanziaria e pertanto la concessione cosi' modificata appare equilibrata nei rispettivi impegni ed i corrispettivi congrui". Sulla base della relazione della Commissione, con decreto in data 8 luglio 1993, sono state apportate al precedente decreto ministeriale 17 marzo 1993 le modificazioni e le integrazioni conseguenti alla rinegoziazione. La Lottomatica scpa con lettera in pari data ha presentato formale sottomissione a quanto disposto con il decreto confermando, altresi', la sua rinunzia ad ogni pretesa inerente alla precedente procedura di affidamento a condizione che la concessione acquisti e conservi in via definitiva giuridica efficacia. La Ragioneria dello Stato, in seguito ai chiarimenti ed alle risposte fornite da questa amministrazione ai rilievi in precedenza formulati, ha di recente risolto positivamente l'esame di sua competenza sui decreti in data 6 novembre 1992 e in data 17 marzo 1993, provvedendo, in conformita' alla nuova disciplina sui controlli preventivi di legittimita', gia' recata dal decreto-legge 17 luglio 1993, n. 232, ed attualmente dal decreto-leggge 14 settembre 1993, n. 359, a restituire il primo, debitamente vistato e registrato, e ad inoltrare il secondo alla Corte dei conti, che, a tutt'oggi, non ha fatto conoscere l'esito del controllo di legittimita'. Con riguardo all'ultimo specifico quesito posto dalla S.V. onorevole si comunica che sulla vicenda concernente la gara di appalto-concorso, indetta ai sensi del citato artitolo 2 della legge n. 85 del 1990 sono in corso, per quanto risulta, accertamenti da parte della Procura della Repubblica di Milano e della Procura della Corte dei conti. Il Ministro delle finanze: Gallo.



 
Cronologia
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