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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00800 presentata da MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940525

Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia, della sanita' e per la famiglia e la solidarieta' sociale. - Per sapere - premesso che: vi e' stata la provocatoria iniziativa promossa in Casale Monferrato dal fondatore e sostenitore del Movimento per la vita in ordine all'attuazione della "ruota degli esposti" per salvare i bambini che vengano abbandonati dalle famiglie; detta iniziativa, che il Movimento per la vita si propone, consiste nella realizzazione presso l'Istituto delle suore Domenicane di via Pinelli in Casale Monferrato, di "sportelli installati" sulla facciata esterna di detto istituto religioso, allo scopo di realizzare "contenitori di raccolta" per collocare neonati non voluti con meccanismo di mantenimento dell'anonimato dei depositanti; tale iniziativa riporterebbe il mondo e le civilta' all'anno 325 dopo Cristo, quando i figli venivano lasciati sulla colonna lattaria, capitello dove i neonati venivano "esposti" perche' qualcuno ne prendesse cura; oggi dopo 1.600 anni con detto "cassonetto per la vita" si vorrebbe ritornare ad una pratica da oscurantismo medioevale dove abbiano ragione, anziche' processi di maturazione sociale, espedienti che incoraggerebbero l'abbandono e fevorirebbero l'oscurita' del pregiudizio ed autorizzerebbero l'abbandono di neonati; detto Movimento non solo vorrebbe attuare tale progetto a Casale Monferrato, ma su tutto il territorio nazionale -: se il ministro dell'interno sia a conoscenza di tale iniziativa e quali provvedimenti a garanzia dei diritti dei bambini abbia attivato, anche in riferimento all'autorizzazione palese all'abbandono che detta iniziativa favorirebbe e se nella stessa non ravvisi gli estremi di reato; se il ministro di grazia e giustizia sia a conoscenza di tale iniziativa e se abbia attivato le misure necessarie per un'informazione circa le norme sulla possibilita' per la madre di non riconoscere il proprio nato e quali siano gli atti in favore dell'infanzia per impedire che iniziative come quelle di Casale Monferrato siano intraprese a livello piu' vasto, in presenza di una legge che tutela la madre che ha partorito e consente "l'abbandono" del neonato con le garanzie necessarie per se' e per il figlio, mentre tale "ruota degli esposti" incoraggia la deresponsabilizzazione dei genitori "appaltando" a queste soluzioni arcaiche problemi quali la miseria, il disagio, la solitudine e la solidarieta'; se il Ministro sia a conoscenza della portata nazionale del fenomeno dell'abbandono di neonati e quali iniziative al riguardo abbia predisposto, non constando agli interroganti che il fenomeno vada oltre a margini ristretti di disagio sociale; se il ministro della sanita' sia e conoscenza di tale iniziativa e se abbia attivato le misure necessarie per impedire che in presenza di norme di prevenzione a garanzia e tutela dell'infanzia e della maternita' vengano strumentalizzati questi fenomeni al fine di boicottare quanto previsto in materia di prevenzione dalle legge sull'aborto oggi gia' largamente inattuata; se abbia, in materia di educazione sanitaria, predisposto iniziative e strutture di aiuto, sanitario e psicologico, alle famiglie ed ai genitori in particolare, per affrontare e rimuovere le cause che favoriscono l'abbandono; se abbia sulla questione dell'abbandono, verificato quanto del fenomeno dipenda dalla mancanza di assistenza, strutture, mezzi e personale, da parte delle strutture sanitarie pubbliche dovuto ai tagli alla sanita' previsti dal Ministero; se il ministro per gli affari sociali sia a conoscenza di detta iniziativa e quali misure atte ad impedire i fenomeni su descritti siano in corso da parte del suo ufficio perche' la maternita' e/o la non maternita' sia una scelta consapevole e perche' la vita dei bambini migliori mediante provvedimenti legislativi, strutture e finanziamenti per asili nido, scuole, informazione televisiva di qualita', miglioramento della condizione docente, difesa della donna lavoratrice madre, anche attraverso la promozione di iniziative che consentano pari opportunita' di lavoro e di vita per le donne; quali misure intenda adottare il ministro per gli affari sociali per eliminare le cause del disagio sociale che originano l'abbandono a partire dall'informazione sulla contraccezione, sulla tossicodipendenza in costanza di maternita', sulla relazione-dipendenza dai genitori e contro la violenza sessuale; quali provvedimenti si vogliano adottare avverso questa "trovata politico-pubblicitaria" contro la legge 22 maggio 1978, n. 194 "Norme per la tutela sociale della maternita' e sull'interruzione volontaria della gravidanza". Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto rimasto privo di riscontro nella XI legislatura, n. 4-01115 del 25 maggio 1992. (4-00800)

Con riferimento all'interrogazione parlamentare in oggetto, si fa presente quanto segue. Circa l'iniziativa promossa dal fondatore del Movimento per la vita relativa all'attuazione della "ruota degli esposti" per salvare i bambini abbandonati si fa presente che, da informazioni assunte presso il comune di Casale Monferrato, detto comune non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione al suddetto movimento al fine di realizzare i cosidetti "contenitori di raccolta" per collocare neonati non voluti. Per quanto concerne le attivita' proprie del Governo, anche per conto degli altri Ministri competenti, preciso che, in merito al problema piu' generale relativo alla predisposizione di misure necessarie volte a fornire alle madri una corretta informazione circa la possibilita' - peraltro gia' prevista dalla normativa in vigore - di non riconoscere il proprio figlio alla nascita, il Ministero di Grazia e Giustizia non manca di attuare costatemente tutti i possibili interventi consistenti principalmente nel garantire una corretta amministrazione della giustizia, sia nel settore penale, riguardante la repressione delle condotte delittuose relative all'abbandono dei minori, sia soprattutto nel settore della giustizia minorile; tali interventi si svolgono nel campo legislativo, nell'ambito giudiziario minorile ed in quello amministrativo, mediante il coordinamento degli uffici e delle attivita' di competenza, intese ad eliminare i rischi conseguenti all'abbandono dei neonati. Accanto all'aspetto informativo indiretto, che deriva dall'applicazione puntuale della normativa civile e penale in materia, va riconosciuto, comunque, il risultato dell'opera quotidiana di illustrazione del sistema legislativo minorile, di presentazione degli strumenti amministrativi di intervento e di chiarificazione sui casi pratici, che il Ministero di grazia e giustizia svolge, specie attraverso l'Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile, in convegni, studi, pubblicazioni e interviste sui temi in questione. Peraltro, e' stato proposto alle regioni un programma integrato di informazione riguardante il Ministero della Giustizia e le amministrazioni regionali, sui piu' diversi problemi che riguardano la protezione dei minori: programma attuabile anche autonomamente, come esplicitazione della protezione giuridica dell'infanzia, compresa tra i compiti dell'Ufficio Centrale sopra menzionato, istituito e reso autonomo con la legge n. 356/1992, che ha convertito il decreto-legge n. 306/1992. Riguardo all'andamento del fenomeno dell'abbandono di neonati in Italia, l'Ufficio medesimo cura annualmente una pubblicazione statistica, basata sui dati forniti dai tribunali per i minorenni, la quale e' regolarmente comunicata anche alla stampa. Da essa si ricava che il numero dei neonati non riconosciuti alla nascita (figli di genitori ignoti) ha avuto il seguente andamento, a partire dal 1984: anno 1984, 463; anno 1985, 511; 1986, 562; 1987, 478; 1988, 363; 1989, 451; 1990, 297; 1991, 352; 1992, 390; totale 3867. Tale fenomeno, come si vede, puo' ritenersi abbastanza contenuto. Esiste certamente, purtroppo, un parallelo fenomeno "sommerso" di abbandono di neonati, che si manifesta talora sia con azioni lesive dell'integrita' fisica del bambino (sono noti alcuni casi di neonati "gettati" e ritrovati fra i rifiuti o in altri luoghi impropri) sia con azioni illegali di consegna o, addirittura, di vendita del neonato a persone compiacenti. Per gli aspetti di carattere sanitario, si fa presente che il Ministro della Sanita', annualmente, presenta al Parlamento la relazione sull'attuazione della legge contenente le norme per la tutela sociale della maternita' e per l'interruzione volontaria della gravidanza. Le relazioni annuali contengono, peraltro, diverse proposte di intervento destinate a facilitare ed a razionalizzare l'attivita' delle regioni, con particolare attenzione all'attivita' di prevenzione. La realizzazione in breve tempo di tali proposte consentirebbe di ottenere un ridimensionamento del fenomeno abortivo ed inoltre un'attenzione maggiore nei confronti delle problematiche che, nell'area psicosociale, necessitano di studi piu' approfonditi. Per quanto concerne l'esame e l'eventuale rimozione delle cause che provocano l'abbandono dei minori alla nascita, esistono gia', nella figura dei Consultori familiari, i servizi preposti all'educazione sanitaria ed all'aiuto sanitario o psicologico a favore delle famiglie e dei genitori in particolare. Allo scopo di snellire, rendere piu' capillari tali attivita' e quindi migliorarne i risultati, e' previsto, nel Piano Sanitario Nazionale 1994-1996, l'adeguamento qualitativo e quantitativo delle strutture operanti in questo settore, con la particolare considerazione di progetto-obiettivo prioritario, per le problematiche relative alla tutela materno-infantile. Cio' detto, voglio sottolineare che il problema sollevato dagli onorevoli interroganti e' da me considerato della massima importanza ed urgenza; sto pertanto da tempo esaminando le possibilita' di un piu' incisivo intervento dello Stato in questo delicato settore, sia con la promozione di una piu' intensa attivita' sulla base della normativa vigente, sia con l'elaborazione di nuove norme. Infatti le azioni come quella descritta dagli altri interroganti possono essere certamente contrastate mediante la migliore utilizzazione degli strumenti amministrativi e normativi esistenti, i quali consentono alla madre, anche garantendone l'anonimato, di non riconoscere il proprio figlio, assicurando a quest'ultimo, nel contempo, il massimo di protezione esaminando le possibilita' di un piu' incisivo intervento dello Stato in questo delicato settore, sia con la promozione di una piu' intensa attivita' sulla base della normativa vigente, sia con l'elaborazione di nuove norme. Naturalmente, la migliore conoscenza da parte degli interessati delle possibilita' offerte dalla legge in questo campo ha una rilevanza fondamentale; sicche' ogni sforzo dovra' essere ulteriormente compiuto - nei limiti di competenza e nelle sedi istituzionali di raccordo con l'attivita' negli enti locali - perche' tali conoscenze siano sempre piu' percepite a livello generale. Ritengo altresi' che cio' possa realmente giovare ad un autentico progresso civile, che assicuri eguale rispetto alle situazioni ed alle esigenze di esseri umani in grave difficolta', quali sono la madre ed il bambino coinvolti in vicende tanto drammatiche, come quelle cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti. Ritengo tuttavia assolutamente opportuno intervenire anche sulla normativa vigente al fine di incrementare l'assistenza dei servizi sociali in favore delle persone a rischio al fine di prevenire gli abbandoni, favorire la permanenza dei minori nelle famiglie di origine o, se impossibile, sostenere l'affidamento o l'adozione presso idonei nuclei familiari. Il Ministro per la famiglia e la solidarieta' sociale: Guidi.



 
Cronologia
sabato 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    La procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di Giulio Andreotti per associazione mafiosa. Muore Giovanni Goria, già Presidente del Consiglio e più volte ministro.

mercoledì 1° giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton si reca in visita ufficiale in Italia in vista della preparazione del vertice dei 7 Paesi più industrializzati, che si terrà a luglio a Napoli.