Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00030 presentata da ROTONDI GIANFRANCO (PART.POP.ITAL.) in data 19940525

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per conoscere - premesso: che sono trascorsi 20 mesi dalla promulgazione della legge 23 febbraio 1992, n. 32. Tale legge stanziava 4.300 miliardi per il triennio 1992-94, al fine di consentire il completamento della ricostruzione; che tale legge veniva promulgata ben dopo le conclusioni dei lavori della Commissione di inchiesta presieduta dall'onorevole Scalfaro: la legge n. 32 del 1992, insomma, recepiva appieno l'esigenza testimoniata dalla Commissione Scalfaro di completare la ricostruzione rifuggendo da qualsivoglia spreco o ingiustificato impiego del denaro pubblico. Non a caso in tale legge, all'articolo 3, veniva precisato che l'80 per cento degli stanziamenti erano vincolati alla ricostruzione abitativa delle case distrutte e danneggiate, il 10 per cento era destinato al ripristino degli edifici del culto, ed appena il 10 per cento al completamento delle opere di industrializzazione. La legge prevedeva che entro 30 giorni il CIPE effettuasse il riparto dei fondi ai comuni terremotati. Il Ministero del Bilancio, a tal fine, dispose verifiche presso i comuni del "Cratere", e giova sottolineare la totale disponibilita' delle locali amministrazioni, pronte a fornire ogni chiarimento richiesto. Ciononostante la prima delibera di riparto del CIPE e' giunta ben 18 mesi dopo la promulgazione della legge n. 32 del 1992. Successivamente vi sono state altre tre delibere di riparto, per un totale di 1.208.777 milioni lire di fondi ripartiti (a fronte di 3.440.000 milioni di lire stanziati dalla legge per il solo completamento della ricostruzione abitativa). E cio' senza neppure rendere spendibili le cifre ripartite; che a tutt'oggi: 1) non sono spendibili le somme stanziate dalla legge e ripartite con delibera del CIPE; 2) non sono ancora ripartite le somme stanziate dalla legge e non ancora destinate con riparto del CIPE; 3) non sono concessi i "nulla osta" del ministero dei lavori pubblici, ne' i decreti di codesto stesso ministero in ordine alla applicazione del costo di costruzione degli alloggi per gli anni 1992, 1993 e 1994; che l'opera di ricostruzione delle zone terremotate e' totalmente ferma, con ricadute vistose sulla situazione occupazionale, e - cio' che piu' conta - con lo sperpero sostanziale delle somme gia' impiegate, giacche' un paese che impiega ingenti somme in un'opera di ricostruzione, e poi, preoccupato di aver compiuto sperperi, paralizza tutto vanificando anche le opere gia' svolte, questo Paese non pratica rigore, ma perpetua sperperi e cattivo impiego del danaro pubblico; che l'importante conoscere l'opinione - ed e' questione politica - e l'intendimento futuro del Governo sulla ricostruzione nelle zone terremotate del 1980: in nessun meridionale, e tanto meno in nessun irpino, alberga il desiderio di sperperi e malversazioni, ma e' profondamente umiliante per il Paese che non si riesca a distinguere, sul piano della azione di Governo, lo sperpero da condannare dall'opera ancora necessaria per garantire elementari condizioni di dignita' per le popolazioni colpite dal terremoto -: quali orientamenti abbia intenzione di assumere circa la situazione di emergenza che vivono le zone cosidette del "cratere", vale a dire le zone piu' colpite dal terremoto del 1980; gli intendimenti del Governo, anche al fine di verificare se voglia assumere nei confronti del Mezzogiorno un atteggiamento costruttivo e rispettoso, tale da smentire le sensazioni della vigilia, ancora vive nelle prime dichiarazioni ufficiali del Ministro del Bilancio. (2-00030)





 
Cronologia
sabato 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    La procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di Giulio Andreotti per associazione mafiosa. Muore Giovanni Goria, già Presidente del Consiglio e più volte ministro.

mercoledì 1° giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton si reca in visita ufficiale in Italia in vista della preparazione del vertice dei 7 Paesi più industrializzati, che si terrà a luglio a Napoli.