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La XIII Commissione, visto che la legge n. 237 del 1993, di conversione del decreto-legge n. 149 del 1993, all'articolo 1-bis ha previsto l'assunzione a carico dello Stato delle garanzie concesse, anteriormente all'entrata in vigore della legge, da soci in favore di cooperative agricole di cui fosse previamente accertato lo stato di insolvenza; visto che con decreto ministeriale del febbraio 1994 e' stato limitato il beneficio ai soli soci garanti di cooperative agricole di cui fosse accertata l'insolvenza alla data di emanazione dello stesso decreto; considerato che la norma legislativa di cui all'articolo 1-bis (legge n. 237 del 1993), non pone alcun limite temporale all'accertamento dello stato di insolvenza, ma limita la propria operativita' a garanzie prestate anteriormente all'entrata in vigore della legge; considerato altresi' che l'accertamento dello stato di insolvenza viene dal decreto ministeriale affidato alle procedure del regio decreto n. 267 del 1942, e dell'articolo 2540 del codice civile anziche' a piu' semplici altrettanto certe e piu' rapide procedure di accertamento diretto del ministero; visto che tutto questo rischia di limitare i diritti riconosciuti dalla legge per tutti i soci prestatori di garanzia entro il 20 maggio 1993, e di creare palesi discriminazioni verso quelle cooperative che pur trovandosi in stato di insolvenza non hanno ottenuto entro la data, impropriamente stabilita, del 2 febbraio 1994, la certificazione necessaria; impegna il Governo: a ridefinire i provvedimenti attuativi della legge n. 237 del 1993, (decreto e circolare ministeriale): abrogando il limite temporale del 2 febbraio 1994, previsto dal decreto ministeriale; definendo una procedura, di accertamento della insolvenza diretta del Ministero attraverso una verifica di bilancio e degli atti ingiuntivi delle banche; garantendo pari accessibilita' alle garanzie dello Stato per i soci garanti delle cooperative di primo e di secondo grado. (7-00093)