Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04445 presentata da CRIMI ROCCO (FORZA ITALIA) in data 19941021

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per conoscere - premesso che: gli insediamenti abitativi realizzati dal Consorzio "La casa nostra" e dalle Cooperative edilizie "Il Cerbiatto", "La Gazzella", "La Rondine", e il "Capriolo", site in Messina localita' Tremonti Ritiro, sono state colpiti nel settembre 1992, ad otto anni dalla costruzione, da un grave fenomeno franoso, tutt'ora attivo, peggiorato nel corso del 1993 con trenta unita' abitative evacuate ed un centinaio di case danneggiate; le disposizioni della legge della regione Siciliana 24 agosto 1993, n. 22 indicante la "Individuazione .... di interventi straordinari regionali per l'eliminazione dei dissesti statici in localita' "Tremonti-Ritiro" nel territorio del comune di Messina" ha, tra l'altro, espressamente previsto: 1) lo stanziamento di lire 5.000 milioni di cui lire 1.000 milioni nell'anno finanziario 1993 e lire 4.000 milioni nell'anno finanziario 1994 per l'attuazione degli interventi di recupero, ricostruzione e ristrutturazione delle unita' abitative, ex articolo 1, comma 5, della detta legge; 2) lo stanziamento di lire 6.000 milioni di cui lire 1.000 milioni per l'anno finanziario 1993 e lire 5.000 milioni per l'anno finanziario 1994 per consentire la realizzazione delle opere di presidio necessarie per arginare il movimento franoso, ex articolo 1 u.c. della detta legge; 3) la definizione da parte della Presidenza della regione entro il 12 ottobre 1993, di un progetto modulare relativo agli interventi sopra menzionati, ex articolo 2, comma 1, della detta legge; 4) l'attivazione dei procedimenti disciplinari e di risarcimento dei danni dopo l'accertamento delle responsabilita' di soggetti pubblici e privati coinvolti da parte di apposita commissione d'inchiesta, ex articolo 5, comma 2, della detta legge; l'ordinanza n. 2342/FPC del 26 novembre 1993, del Presidente del Consiglio dei ministri, accertando condizioni di pericolo incombente per la pubblica incolumita' e ravvisando la necessita' di disporre l'esecuzione di interventi urgenti, individuati dalla Commissione tecnico-scientifica, ha assegnato al Prefetto di Messina la somma di lire 1.500 milioni, demandando all'Ufficio del Genio Civile di Messina l'affidamento dei lavori mediante trattativa privata; il professor Pellegrino, tecnico incaricato dal Prefetto di Messina, su indicazione della protezione civile, ha gia' redatto il progetto esecutivo che concerne interventi strutturali da realizzarsi, anche, mediante i fondi stanziati dalla regione siciliana; e' immanente un grave pericolo per gli abitanti delle Cooperative edilizie "Il Cerbiatto", "La Rondine" e "Il Capriolo", di un'estensione del fenomeno franoso, aggravato ulteriormente dal peggioramento delle condizioni atmosferiche, con conseguente incremento del danno alla staticita' delle unita' immobiliari private, che potrebbe costituire un rischio anche per l'incolumita' personale degli abitanti -: quali iniziative intenda assumere per rendere immediatamente operativa l'Ordinanza presidenziale sopra richiamata; quali siano i motivi ostativi che sin qui non hanno consentito l'attuazione del progetto esecutivo realizzato dal professor Pellegrino con conseguente inizio dei lavori; quali azioni valuti intraprendere affinche' il Prefetto ed i responsabili dell'Ufficio del genio civile possano dare infine inizio agli interventi urgenti di recupero, ricostruzione e ristrutturazione delle unita' abitative. (4-04445)

Si risponde alla interrogazione parlamentare indicata in oggetto concernente la situazione relativa al dissesto idrogeologico esistente in localita' Ritiro Tremonti nel territorio del Comune di Messina. In merito si precisa quanto segue. Come fatto presente dagli Onorevoli interroganti la localita' Ritiro Tremonti del comune di Messina e' stata interessata, fin dal settembre 1992, da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico concernente una vasta area con numerosi insediamenti edilizi insistenti su una superficie di circa 20 ettari. Tali fenomeni hanno reso necessari numerosi sopralluoghi e indagini effettuati dai tecnici del comune, dall'Ufficio del Genio civile, dai Vigili del fuoco, dalla Regione siciliana. Da queste rilevazioni e' emersa l'esistenza di un movimento franoso in atto, al momento delimitato, ma che successivamente, poteva estendersi ulteriormente. Infatti, il fenomeno, divenuto sempre piu' preoccupante nel periodo successivo (1993) a causa di eventi piovosi, aveva determinato gravi lesioni alle strutture degli insediamenti abitativi, soprattutto in quattro palazzine delle quali e' stata ordinata l'evacuazione immediata per timore di crolli. Il provvedimento, adottato dal Sindaco, ha interessato 21 unita' abitative per complessive 82 persone. In data 25 magio 1995, su richiesta del Comune di Messina, veniva convocata, nello stesso capoluogo, una riunione alla quale partecipavano il Sottosegretario di Stato alla Protezione civile pro tempore, On.le Vito Riggio, il Presidente della Regione siciliana nonche' i rappresentanti degli Enti nazionali e comunali interessati. In quella occasione veniva effettuato nella localita' predetta un sopralluogo, al termine del quale il rappresentante del G.N.D.C.I. (Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche) evidenziava l'effettiva esistenza di un pericolo incombente per la pubblica incolumita' e poneva in rilievo la necessita' di interventi urgenti per garantire le condizioni di sicurezza dei luoghi e delle persone. Per la particolare natura del fenomeno veniva anche nominata con decreto 10 giugno 1993, una Commissione tecnico-scientifica allo scopo di approfondire, per mezzo di una specifica campagna di rilevamenti, l'aspetto del fenomeno stesso e per stabilire le linee guida e le soluzioni tecniche necessarie per fronteggiare il rischio per le popolazioni connesso con il movimento franoso esistente nel territorio interessato. A seguito dei risultati forniti dalla Commissione stessa e' stata emanata da parte di questo Dipartimento l'ordinanza n. 2342/FPC del 26 novembre 1993 con la quale e' stato disposto un finanziamento di lire 1.800 milioni per l'esecuzione delle opere piu' urgenti, a premessa di successivi interventi che sarebbero stati effettuati con i finanziamenti previsti dalla legge n. 22 del 24 agosto 1993 della Regione siciliana. Per semplificare e accelerare le procedure per l'aggiudicazione dei lavori, e' stato affidato alla Prefettura di Messina l'incarico di eseguire gli interventi, avvalendosi, per l'attuazione, dell'Ufficio del Genio civile regionale. Quest'ultimo Ufficio, in considerazione della delicatezza degli interventi, ha richiesto la consulenza di un esperto geotecnico al fine di verificare la compatibilita' delle scelte progettuali proposte dalla citata Commissione. Il consulente, individuato nella persona del professor Iappelli, ebbe, pero', ad esprimere perplessita' circa le indicazioni progettuali proposte dalla Commissione che, a suo parere, non avrebbero dato sufficienti garanzie per la soluzione del problema. Di conseguenza l'Ufficio Genio civile non ha ritenuto di procedere alla prospettazione degli interventi stessi. La Commissione Tecnico-Scientifica successivamente riunitasi per esaminare le osservazioni del professor Iappelli, ha confermato le proprie indicazioni e valutazioni sul fenomeno, pur accogliendo alcune osservazioni del consulente stesso. Tenuto conto di questi fatti e della serieta' degli interventi da effettuare, questo Dipartimento ha ritenuto opportuno raccomandare che la progettazione venisse affidata a professionisti particolarmente specializzati a livello nazionale che avessero gia' esperito interventi similari. Al riguardo, la Prefettura di Messina, in data 28 luglio 1994, ha indetto un'apposita riunione per esaminare le problematiche connesse al risanamento del dissesto in questione. In detta riunione e' stato proposto, tra l'altro, di trasferire alla Regione siciliana il finanziamento di 1.800 milioni, gia' accordato a favore della Prefettura di Messina con l'ordinanza n. 2342/FPC del 26/11/1993, ritenendo determinante, ai fini della risoluzione del dissesto, procedere ad un'unica progettazione degli interventi. Allo stato attuale, infatti, si dovrebbe procedere alla realizzazione di due distinti progetti, uno finanziato con la predetta ordinanza e l'altro con gli stanziamenti regionali di cui alla citata legge n. 22/1993 (lire 6.000 milioni). Questo Dipartimento, non ravvisando motivi ostativi al trasferimento dei fondi, con nota prot. n. 62059 del 20 agosto 1994 ha comunicato alla Regione siciliana il proprio assenso alla proposta della Prefettura di Messina. Nonostante ripetuti solleciti effettuati in proposito sia dal Dipartimento (nota del 20/10/1994; telegramma 8/11/1994 prot. n. 62366), sia dalla Prefettura interessata (nota del 2/11/1994, prot. n. 3031/20.2/GAB.), la Regione siciliana ha risposto solo in data 19 novembre 1994 con nota prot. n. 11211, indirizzata alla Prefettura di Messina e per conoscenza a questo Dipartimento, trasmettendo copia della bozza delle modifiche da apportare alla richiamata legge regionale 21 agosto 1993, n. 22. Dette modifiche prevedono l'utilizzazione dei due stanziamenti, quella disposta con la citata legge e quello assegnato al Dipartimento, cosi' come suggerito dal Prefetto di Messina. Con il provvedimento legislativo 10 gennaio 1995, n. 5, la Regione siciliana, ha disposto, a parziale modifica della legge n. 22/1993 e in accoglimento della proposta prefettizia, che gli interventi relativi al dissesto in questione vengano attuati dal Prefetto stesso, ai sensi dell'articolo 14, legge n. 225/1992 utilizzando gli stanziamenti regionali (sei miliardi) in aggiunta a quelli assegnati per le stesse finalita' del Dipartimento della Protezione civile (1.800.000 milioni). Allo scopo, il Prefetto di Messina, con nota 24 gennaio 1995 prot. n. 3031/20.2/GAB, indirizzata anche al Ministero dell'interno, ha richiesto a questo Dipartimento l'estensione della deroga gia' contenuta nell'ordinanza n. 2342/FPC del 26 novembre 1993, per poter utilizzare, anche e con le stesse modalita' di intervento, lo stanziamento di lire 6.000.000. Inoltre, e' stato richiesto di poter utilizzare le residue somme gia' assegnate dal Dipartimento con decreto n. 401 del 23 giugno 1993 per la prosecuzione dei sondaggi da parte del Genio civile, che verranno effettuati sulle indicazioni del professor Pellegrino incaricato della progettazione degli interventi. In proposito questo Dipartimento, non ravvisando motivi ostativi alla concessione delle deroga, ha disposto apposita ordinanza in tal senso, che e' stata emanata dal Presidente del Consiglio dei ministri in data 6 giugno 1995, con il n. 2405. L'ordinanza, che e' gia' stata pubblica nella Gazzetta Ufficiale n. 135 del 12 giugno 1995, dispone che il Prefetto di Messina possa prevedere, con le stesse modalita' previste dalla citata ordinanza n. 2342/FPC del 26 novembre 1993, anche all'esecuzione dei lavori finanziati dalla Regione siciliana con la somma di lire sei miliardi. Con il provvedimento adottato si ritiene, quindi, che si possa procedere rapidamente a realizzare gli interventi di recupero e di ristrutturazione della localita' interessata a tutela della pubblica incolumita'. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri: Barberi.



 
Cronologia
martedì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il ministro di Grazia e giustizia, Alfredo Biondi, avvia un'inchiesta ministeriale sui giudici del pool milanese.

sabato 22 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Italia è condannata a pagare all'Unione europea una multa di 3621 miliardi di lire per non avere rispettato le quote di produzione del latte assegnate per il periodo 1989-1993.