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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05021 presentata da AMORUSO FRANCESCO MARIA (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941109

Ai Ministri della difesa, dei trasporti e navigazione, degli affari esteri e delle risorse agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso: che, come riferito da comunicato diffuso dalla Capitaneria di porto di Molfetta (BA), alle ore 05,25 del 4 novembre 1994 la stessa Capitaneria veniva informata che aereo militare in attivita' di volo a circa 20 miglia sw di Budua - Serbia, in acque internazionali, aveva avvistato intenso bagliore non meglio identificato; che la segnalazione di cui innanzi era stata gia' partecipata ad unita' militare spagnola, la quale, giunta sull'area interessata all'evento, avvistava dapprima macchie di olio e rottami con scritta "Francesco Padre" e "ML 990" e, successivamente, mezzi individuali e collettivi di salvataggio appartenenti al suddetto motopesca; che sul motopesca risultavano imbarcati i sottoelencati marittimi molfettesi: Pansini Giovanni nato il 6 marzo 1949, capitano; De Giglio Luigi nato il 16 ottobre 1938, motorista; Gadaleta Saverio nato il 17 ottobre 1952, marinaio; De Nicolo Mario nato il 23 marzo 1966, marinaio; Zaza Francesco nato il 6 giugno 1963, capopesca; che le attivita' di ricerca hanno finora impegnato unita' navali ed aeronautiche della marina militare italiana e che, appena avvertito dell'accaduto, il comando generale delle capitanerie di porto ha disposto l'invio in zona sia delle motovedette "CP 249" e "CP 238" sia di un aeromobile; che, al momento, risulta recuperato il solo cadavere di De Nicolo Mario, mentre gli altri risultano tuttora dispersi -: quali iniziative i ministeri in indirizzo intendano assumere, anche in relazione alle ipotesi circolate nelle ultime ore circa la possibilita' che la causa dell'esplosione sia da attribuirsi ad una mina presente nella zona; se sia gia' in previsione l'attivazione del fondo sulla solidarieta' della pesca per le famiglie colpite dalla perdita dei cinque marittimi; se non intendano, ognuno per propria competenza, valutare la possibilita' di immediati accertamenti a mezzo di unita' navali specializzate, trattandosi di acque internazionali frequentemente battute dai nostri motopesca. (4-05021)

Si risponde anche a nome dei Ministri degli affari esteri, dei trasporti e della navigazione, delle risorse agricole, alimentari e forestali. L'esplosione che ha provocato la distruzione del motopesca "Francesco Padre" e' stata avvistata intorno alle ore 00,30 del 4 novembre 1994 da un aereo USA in pattugliamento aeromarittimo nel basso Adriatico. L'aereo ha immediatamente dato l'allarme. Tra le unita' navali impegnate in zona, in esecuzione dell'embargo ai Paesi dell'ex Jugosalvia, e' intervenuta per prima, sul posto, dopo circa 80 minuti dall'evento, la fregata spagnola "Baleares", che distava dal luogo del sinistro 18 miglia. Le ricerche si sono successivamente protratte, senza soluzione di continuita', con unita' navali ed elicotteri della marina militare, mezzi navali ed aerei della guardia costiera e con altre forze NATO ivi impegnate per la effettuazione dell'operazione SHARP GUARD, sino alle ore 17 del giorno 9 novembre 1994. Tali ricerche hanno consentito il recupero della salma del marittimo De Nicolo Mario, il 4 novembre stesso, e di numerosi relitti del motopesca. Sul tragico evento che ha causato il decesso dei cinque membri dell'equipaggio, l'Autorita' giudiziaria competente (procura della Repubblica presso il tribunale di Trani) ha assunto, sin dallo stesso giorno del fatto, la direzione delle indagini, disponendo una serie di atti mirati a consentire di appurare le cause e le circostanze a seguito delle quali e' maturato l'evento stesso. I reperti costituenti il relitto dell'imbarcazione, tutti imbarcati su nave "Fenice" della marina militare, sono stati sbarcati, alle ore 15,30 del giorno 7 novembre nel porto di Brindisi in quanto sede operativa della stessa unita' e, immediatamente dopo, alle ore 17,15, sono stati consegnati all'autorita' suddetta e si trovano all'interno di un container affidato in custodia giudiziale al comandante del 9^ Reggimento fanteria "Bari" di stanza a Trani. Ulteriori reperti, sono stati trovati nei giorni successivi sempre da nave Fenice, integrata da nave Sagittario, e consegnati anch'essi all'autorita' giudiziaria. E' stato, altresi' nominato un collegio peritale per valutare il materiale in questione. Anche l'opportunita' di recuperare lo scafo del motopeschereccio dovra' essere vagliata dal magistrato inquirente che, all'occorrenza, potra' affidare il recupero a imprese specializzate nel settore. L'inchiesta amministrativa in merito al sinistro ricade nella competenza della capitaneria di porto di Molfetta, organo periferico dell'amministrazione dei trasporti e della navigazione, ai sensi delle disposizioni recate in materia dal Codice della navigazione. Per quanto connesso con il coordinamento dell'attivita' svolta, si osserva che esso e' stato attuato con tempestivita' e puntualita'. Si soggiunge che il fondo di solidarieta' della pesca per la corresponsione di aiuti alle famiglie colpite e' stato attivito immediatamente dopo l'incidente con l'impegno delle somme, ma i limiti temporali di fine anno della contabilita' non hanno consentito l'erogazione degli aiuti medesimi entro il 1994. Peraltro, non appena intervenuta la disponibilita' di cassa, si e' dato corso alle predisposizioni dei mandati per la corresponsione degli aiuti in parola. Il Ministro della difesa: Corcione.



 
Cronologia
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