Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00353 presentata da ANDREATTA BENIAMINO (PART.POP.ITAL.) in data 19941207
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro di grazia e giustizia per sapere: quali siano i reali motivi che hanno indotto il dottor Antonio Di Pietro valoroso magistrato del Pool Mani Pulite di Milano a rassegnare le dimissioni dalla Magistratura; quali motivi abbiano indotto il Ministro di grazia e giustizia ad inviare gli ispettori ministeriali per verificare l'operato del Pool Mani Pulite in un momento in cui stava indagando su fatti delicatissimi che investivano anche i vertici del Governo; se non si ritenga che in tale decisione abbia influito anche un atteggiamento di sistematico attacco da parte di rappresentanti del Governo che non hanno esitato a profilare nell'atteggiamento dei magistrati addirittura un "attentato alla Costituzione" per poi rifugiarsi in una farisaica e giuridicamente ignota ipotesi di segnalazione; se non si ritenga che sia del tutto abnorme una situazione in cui il magistrato che indaga viene di fatto posto in condizione di dimettersi mentre il Presidente del Consiglio indagato resta al suo posto e con motivazioni inconsistenti ritarda la sua presentazione nelle sedi proprie della giustizia evitando o ritardando l'adempimento di doveri che incombono su qualunque altro cittadino; se non ritengano una gravissima perdita per la Magistratura la decisione del magistrato che ha dato un contributo essenziale a diffondere la cultura della legalita' e a radicarla nella coscienza degli italiani, resistendo a logiche di strumentalizzazioni; se non ritengano altresi' che la societa' italiana non merita uno scontro continuo provocato da chi, da un'altissima posizione istituzionale, avendo su di se' sospetti di reato, ha trasformato una vicenda privata in un conflitto fra poteri dello Stato, sino al punto di creare una campagna propagandistica contro la Procura di Milano, inducendo il suo rappresentante piu' noto, a cui in altri tempi era stato offerto un Ministero, alle dimissioni; se non ritengano, inoltre, che la rinuncia di Di Pietro possa ritardare notevolmente l'andamento delle indagini e quindi la conclusione dei processi in corso a Milano a fronte di una domanda di giustizia che sale forte dalla societa' civile; se non ritengano che questo gesto possa avere un ricaduta negativa su tutto il sistema giudiziario; se il Presidente del Consiglio e il Ministro di grazia e giustizia non ritengano essere loro primo elementare dovere quello di assumere iniziative per indurre il magistrato a ritirare le dimissioni e sollecitare il Consiglio Superiore della Magistratura a respingere le dimissioni del dottor Di Pietro. (2-00353)