Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, considerando che la cittadina italiana Silvia Baraldini sta scontando negli Stati Uniti una pena di 43 anni per reati federali che non hanno incluso un suo personale coinvolgimento in fatti di sangue e che ha gia' trascorso 13 anni nelle carceri statunitensi; considerando che Silvia Baraldini e' stata colpita durante la sua detenzione da una grave forma di cancro uterino che ha richiesto due interventi chirurgici di emergenza e che i suoi trascorsi medici giustificano un'azione umanitaria da parte delle autorita' statunitensi affinche' possa essere avvicinata alla famiglia; sottolineando che a piu' riprese il Parlamento italiano nelle ultime quattro legislature ha sollecitato al Governo iniziative ufficiali per chiedere alle amministrazioni Reagan, Bush, Clinton di accogliere, per il caso di Silvia Baraldini, i contenuti della "Convenzione sul trasferimento delle persone condannate" adottata a Strasburgo e ratificata da Italia e Stati Uniti; considerando che iniziative per il rimpatrio di Silvia Baraldini sono state messe in atto dal Presidente della Repubblica, dal Parlamento Europeo, e che un vastissimo sentimento popolare a favore del rispetto dei diritti umani della nosta concittadina da anni continua a manifestarsi spontaneamente; considerando necessario ogni sforzo per la soluzione di una vicenda divenuta simbolica per il rispetto dei diritti umani, e per la difesa della dignita' del nostro Paese dopo che nel dicembre 1994, a distanza di 19 mesi dalla presentazione della terza richiesta del Governo italiano, per la terza volta gli Stati Uniti hanno risposto negativamente alla richiesta di applicare la "Convenzione di Strasburgo", motivando con le mancate garanzie del nostro Governo sulle decisioni della magistratura in merito all'esecuzione della sentenza una volta trasferita in Italia la detenuta; impegna il Governo a ripresentare immediatamente un'ulteriore richiesta di trasferimento di Silvia Baraldini in un carcere italiano in applicazione della "Convenzione di Strasburgo" al Governo degli Stati Uniti, facendo riferimento alle inadempienze riguardo l'articolo 5 della Convenzione stessa che prevede risposte in tempi brevi, e segnalando l'intenzione di ricorrere, come prevede l'articolo 23, al Comitato europeo per gli affari criminali del Consiglio d'Europa, istituzionalmente investito dal compito di dirimere dispute, interpretazioni errate ed evasive degli impegni sanciti dalla Convenzione stessa anche per quanto concerne la clausola della reciproca consensualita' nell'esecuzione dei suoi protocolli. (1-00154)