Portale storico della Camera dei deputati

La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri del tesoro, per la funzione pubblica e gli affari regionali e della pubblica istruzione, per conoscere se corrisponda al vero che: i residui di bilancio del passato esercizio della pubblica istruzione e i risparmi ottenuti, nella legge finanziaria per il 1996, con i tagli delle classi e, piu' in generale, con la razionalizzazione della spesa del settore, sono finalizzati esclusivamente a processi di modernizzazione tecnologica e di aggiornamento professionale deciso verticisticamente, sul quale, in particolare, il giudizio dei docenti e' pesantemente negativo; gli investimenti sono, di fatto, gia' stati effettuati prevedendo addirittura decisioni pluriennali, senza alcun accordo politico parlamentare e senza aver "sentito", nelle forme dovute, le rappresentanze sindacali e professionali della scuola reale; il contratto per l'introduzione di aule informatizzate nella scuola e' stato definito attraverso trattativa privata, e questo nonostante le ingenti risorse impegnate (oltre 500 miliardi); la convenzione con la RAI per l'utilizzo del satellite per programmi sull'educazione e' stata deliberata, in assenza di procedure democratiche riguardanti la fattibilita', la ricaduta sull'universo scolastico, la perfomativita' costi-benefici, la progettazione ed il controllo dei palinsesti, la par condicio nei protagonismi politici, culturali e delle rappresentanze (e questo nonostante si tratti di un impegno rilevante, per durata e per investimenti, di circa 1.000 miliardi); il "progetto qualita'" nella scuola, di valenza pluriennale con un investimento di svariate centinaia di miliardi, e' stato affidato alla Confindustria, con il sottinteso che ad essa spetta progettare e realizzare oggetti e fornire servizi senza precisi protocolli o procedure di controllo da parte delle rappresentanze del mondo scolastico; infine, come si intenda limitare l'estrema soggettivita' delle scelte gia' effettuate e coinvolgere in modo democratico i poteri e le rappresentanze del paese e della scuola. (2-00838)