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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00857 presentata da NOVI EMIDDIO (FORZA ITALIA) in data 19960110

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che: il piano di ristrutturazione definito per il recupero gestionale del Banco di Napoli e' essenzialmente imperniato, secondo quanto dichiarato dal direttore generale, professor Pepe, sulla cessione dei crediti di difficile esigibilita' e sul ridimensionamento della rete degli sportelli operanti all'esterno e nel centro-nord; tali interventi comportano un grave e radicale stravolgimento della fisionomia e del ruolo dell'istituto partenopeo ed incidono negativamente sotto il profilo economico e qualitativo sull'assistenza fornita dal Banco alla propria clientela, penalizzano di fatto gli operatori meridionali che intrattengono rapporti d'affari con le imprese del Nord, in netto contrasto pertanto con gli impegni assunti dal Governo per un piu' fattivo sostegno delle attivita' economiche del Mezzogiorno -: quali provvedimenti si intenda adottare per assicurare all'operazione di cessione dei crediti, prevista per oltre 4000 miliardi, i necessari requisiti di trasparenza e regolarita'; se le societa' con le quali sono state avviate trattative siano a capitale estero o nazionale e, in quest'ultimo caso, quali siano i soggetti economici; se risponda al vero che la percentuale di cessione alla societa' di recupero crediti e' stata stabilita nella misura del 6 per cento contro una media consolidata del 40 per cento, realizzando per le societa' acquirenti del credito un margine di guadagno di alcune centinaia di miliardi; se tale percentuale sara' differenziata per i crediti in bianco e per quelli assistiti da garanzia reale; quale ruolo abbiano svolto i vertici della Banca d'Italia nella elaborazione del piano di risanamento del Banco; quali motivazioni tecniche inducano il professor Pepe a perseverare, prescindendo da ogni ipotesi di recupero degli sportelli in crisi, nella sua azione di abbandono di mercati ed aree geografiche dove altri istituti di credito, esteri e nazionali, ritengono di contro di dover affermare o sviluppare la propria presenza; sulla base di quali criteri siano stati individuati i punti operanti da discutere ed in particolare a quale logica risponda la recente chiusura della filiale di Francoforte che, oltre a realizzare ricavi in grado di coprire interamente i costi di gestione, ha sempre svolto un ruolo strategico di grandissimo rilievo relativamente all'interscambio italo-tedesco ed ai mercati dell'est europeo; quali provvedimenti intenda adottare nei confronti della fondazione e del suo presidente Minervini, che, ad avviso dell'interrogante, ha omesso sistematicamente di svolgere il ruolo istituzionale di controllo sull'attivita' del Banco, consentendo tra l'altro ai principali responsabili dell'attuale dissesto di continuare a gestire l'azienda ai massimi livelli. (3-00857)

 
Cronologia
lunedì 1° gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Inizia il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea.

mercoledì 24 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Valerio Onida e Carlo Mezzanotte vengono eletti al dodicesimo scrutinio giudici della Corte costituzionale.