Portale storico della Camera dei deputati

La IX Commissione, premesso che: l'annuncio della definizione delle procedure di verifica, valutazione e determinazione delle nuove tariffe telefoniche e la successiva sospensione o "congelamento" dei decreti ministeriali relativi, a seguito delle molte e vigorose reazioni delle organizzazioni sindacali, delle associazioni degli utenti e degli organi d'informazione, sta determinando non poca incertezza tra gli utenti, le imprese e gli operatori del settore, circa le reali intenzioni dell'esecutivo su tale delicata e strategica questione; il prospettato "riequilibrio" tariffario, sulla base delle richieste del gestore pubblico, si caratterizza per una sostanziale riduzione delle tariffe in teleselezione ed internazionali ed un altrettanto significativo incremento delle tariffe urbane, che potra' solo parzialmente essere attenuato attraverso una diversa utilizzazione del servizio telefonico, peraltro, non sempre perseguibile da particolari categorie di utenti; il dibattito, le dichiarazioni e le smentite succedutesi a seguito dell'annunzio del nuovo sistema tariffario, dimostrano quanta poca chiarezza vi sia, non solo sull'opinione pubblica, ma a volte anche tra gli addetti ai lavori, circa la comparazione del livelli tariffari italiani rispetto a quelli vigenti negli altri paesi ad economia avanzata, a parita' di potere d'acquisto, di qualita' dei servizi e di tipologia stessa dei servizi stessi. Altrettanta incertezza e mancanza di conoscenza di dati certi riguarda la composizione dei costi di produzione e i livelli di produttivita' raggiunti, anche a fronte dell'introduzione delle nuove tecnologie che hanno mutato e stanno mutando profondamente i parametri tecnici ed economici dei servizi di telecomunicazioni; impegna il Governo: a procedere ad un'attenta verifica della congruita' degli effetti sulla domanda delle prospettate modifiche tariffarie, valutando parimenti, anche in termini di evoluzione dei mercati, gli effetti di una mancata adozione del riordino tariffario, prevedendo congrue forme di consultazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle imprese e con le associazioni degli utenti, anche al fine di verificare forme di tutela delle esigenze della utenza di carattere sociale, delle piccole imprese artigiane e commerciali e degli utenti delle reti telematiche; a riferire al Parlamento, prima dell'adozione definitiva dei provvedimenti in oggetto, circa gli obiettivi e gli effetti dell'eventuale riordino tariffario; a procedere celermente all'adozione del sistema di determinazione tariffaria del price cap, cosi' come quanto gia' previsto dalla delibera CIPE del 2 aprile 1993. (7-00574)