Portale storico della Camera dei deputati

Il sottoscritto chiede di interpellare i Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del lavoro e della previdenza sociale, - per sapere: se siano a conoscenza della gravissima situazione innescatasi con le decisioni dell'Agip di dichiarare in esubero oltre 1.200 dipendenti nelle raffinerie di Priolo, Gela e Milazzo; se siano a conscenza della immediata reazione delle maestranze degli stabilimenti interessati che hanno deciso di intraprendere dure forme di protesta contro tali inaspettati e ingiustificati provvedimenti; se siano a conoscenza delle motivazioni adottate dall'Agip, che, in presenza di un piano di ristrutturazione in corso di discussione con le organizzazioni sindacali, ha prefigurato una terapia d'urto, inaccettabile sia nei tempi che nei modi, che avra' l'unico effetto di accelerare il tracollo definitivo della gia' pesantissima situazione economica ed occupazionale nelle aree in questione; se questa linea dell'Agip sia coerente con la strategia del Governo in carica per promuovere lo sviluppo delle aree depresse o non rappresenti, invece, nient'altro che il rovescio della medaglia della linea che prevede o tagli occupazionali o decurtazioni salariali per il Sud che, come anche di recente dimostrato dai dati sullo stato del Paese, si allontana sempre piu' dall'Italia, viaggiando verso condizioni di sottosviluppo da terzo mondo; se in particolare ritengano giusto che la Sicilia, dopo avere pagato per decenni, con pesanti conseguenze sull'ambiente, il prezzo della localizzazione degli impianti di raffinazione petroliera debba oggi subire la duplice beffa di essere stata sfruttata e abbandonata di fronte a logiche ammantate dalle esigenze di presunte compatibilita' gestionali, che fanno del nudo profitto l'unico metro di valutazione di interventi che non possono dimenticare la funzione sociale del lavoro, specie in un drammatico momento come quello che il Mezzogiorno attraversa; quali immediate iniziative intendano adottare per imporre ai vertici dell'Agip una battuta d'arresto e una seria riconsiderazione delle scelte di "razionalizzazione" che per essere tali devono tenere conto anche delle legittime ragioni delle popolazioni e delle maestranze interessate. (2-00849)