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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00878 presentata da VIGEVANO PAOLO (FORZA ITALIA) in data 19960202

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, per sapere - premesso che: la Camera dei Deputati, nella seduta del 23 novembre 1995, ha approvato il disegno di legge 3180-bis A recante "Disposizioni in materia di radiodiffusione televisiva", attualmente all'esame dell'VIII Commissione permanente del Senato in sede referente con il n. 2309; il provvedimento in questione contiene norme di carattere eminentemente tecnico, assolutamente necessarie ed urgenti per il comparto dell'emittenza locale. Tale circostanza e' stata ampiamente manifestata in Aula alla Camera nella citata seduta del 23 novembre 1995 dal relatore onorevole Bogi il quale, dopo aver "sottolineato la particolare importanza del provvedimento - non risolutivo, ma certamente urgente ed utile - per il comparto della radiodiffusione locale, una realta' che soffre una condizione di crisi e della quale occorre favorire l'evoluzione", ha altresi' evidenziato che "si tratta di un provvedimento volutamente parziale per consentire un piu' spedito iter parlamentare"; nella suddetta seduta il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni si e' associato alle considerazioni del relatore; in precedenza, la Commissione per il riassetto del settore radiotelevisivo, proprio per favorire la speditezza dell'iter approvativo, aveva esaminato ed approvato in due sole sedute (16 e 21 novembre 1995) il disegno di legge, con l'accordo di presentare immediatamente il provvedimento in aula per la immediata approvazione senza che venisse presentato alcun emendamento; ad evidenziare la assoluta necessita' e l'improcrastinabile urgenza dell'emanazione del provvedimento normativo, basti pensare che il disegno di legge contiene una norma (articolo 1) che proroga la durata delle concessioni per la radiodiffusione sonora e televisiva in ambito locale e delle concessioni per la radiodiffusione sonora in ambito nazionale fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del sistema radiotelevisivo e comunque non oltre il 28 agosto 1997; detta disposizione si giustifica anche perche' e' ormai prossima la scadenza delle concessioni per la radiodiffusione sonora in ambito nazionale (29 febbraio 1996) ed in ambito locale (primi di marzo 1996), rilasciate per un periodo di due anni ai sensi dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 19 ottobre 1992, n. 407, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 1992, n. 482; la mancata certezza circa i termini di rilascio delle concessioni e la situazione di generale provvisorieta' e carenza di regolamentazione legislativa del settore creano grave nocumento alle aziende impossibilitate a pianificare adeguatamente la propria attivita' imprenditoriale; tale circostanza e' stata confermata in sede di illustrazione del disegno di legge in Commissione per il riordino del settore televisivo nella data del 16 novembre 1995 dal sottosegretario di Stato Alessandro Frova, il quale ha ricordato "che il disegno di legge prende le mosse da una situazione attuale di irrazionalita' del sistema, per cui il Governo ha ritenuto di operare in riferimento alla proroga delle concessioni, ai limiti e requisiti che consentissero una effettiva razionalizzazione, ad un sistema di agevolazione e facilitazioni"; con particolare riferimento alle emittenti radiofoniche che diffondono in ambito locale, risulta agli interpellanti che il rilascio delle concessioni non sia avvenuto per tutti i concessionari in pari data; tale circostanza contribuisce ad acuire la situazione di incertezza e crea una situazione sperequata in favore di alcuni soggetti; che il disegno di legge citato contiene, tra le altre disposizioni assolutamente necessarie ed urgenti per le emittenti la possibilita', durante il periodo di validita' delle concessioni, di trasferire intere emittenti da un concessionario ad un altro anche a diffusione in ambito nazionale e, soprattutto, la possibilita' di trasferire impianti o rami d'azienda tra concessionari in ambito locale e fra questi e i concessionari nazionali, o gli di cui agli articoli 38 e seguenti della legge 14 aprile 1995, n. 103. Tale norma consente di sanare un situazione insostenibile che ha gravemente paralizzato e penalizza tuttora il settore. La sua mancata attuazione in tempi brevi e' causa di danno spesso irreparabile per le emittenti; altre disposizioni particolarmente necessarie ed urgenti appaiono essere, tra le altre, quelle concernenti la possibilita' di acquisto per le societa' di capitali (o di cooperative a responsabilita' limitata) di concessionarie in ambito locale costituite in impresa individuale (articolo 3, comma 3), la possibilita' per il Ministero di rilasciare, per un periodo di centoventi giorni rinnovabile una sola volta, autorizzazioni finalizzate alla sperimentazione delle modifiche richieste (articolo 3 comma 4 - disposizione fondamentale che consente di ottenere in tempi brevi autorizzazioni provvisorie per le modifiche degli impianti o per i trasferimenti delle emittenti; con regime attuale il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni non e' in grado di rilasciare le autorizzazioni definitive in tempi ragionevoli), la possibilita di utilizzo dei collegamenti di telecomunicazione necessari per interconnettersi con gli impianti acquisiti (articolo 3, comma 5); a seguito della crisi di Governo e del conseguente blocco dell'attivita' parlamentare con riferimento all'emanazione di leggi ordinarie, il disegno di legge in questione e' fermo al Senato davanti all'VIII Commissione permanente in sede referente e nulla lascia presagire una sua approvazione in tempi ragionevoli; ai rappresentanti delle associazioni delle aziende radiotelevisive il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni ha sempre promesso di farsi carico della rapida emanazione di un decreto-legge qualora la crisi di Governo avesse impedito il completamento dell'iter approvativo del provvedimento -: quali siano, se effettivamente sussistenti, le ragioni che impediscono l'emanazione del preannunciato decreto legge; se sia intenzione del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni predisporre e del Governo emanare, entro e non oltre il 29 febbraio 1996 (data di scadenza delle concessioni per la radiodiffusione sonora in ambito nazionale), un decreto-legge che recepisca l'intero contenuto del disegno di legge recante "Disposizioni urgenti in materia di radiodiffusione televisiva", attualmente all'esame dell'VIII Commissione permanente del Senato in sede referente, contraddistinto con il numero 2309, o che comunque, in subordine, ne contenga quelle disposizioni assolutamente necessarie ed urgenti per il settore indicate in premessa. (2-00878)

 
Cronologia
giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente Scalfaro affida ad Antonio Maccanico l'incarico di formare un Governo di larghe intese, nella prospettiva di avviare le riforme istituzionali.

mercoledì 7 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva in seconda lettura, con 339 voti a favore e 39 contrari, la proposta di legge: Norme contro la violenza sessuale (A.C. 2576-B), che sarà approvata in via definitiva dal Senato il 14 febbraio (legge 15 febbraio 1996, n. 66).