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Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: all'interrogazione parlamentare 4-04461 del 24 maggio 1995, presentata dall'interrogante alla Presidenza del Senato relativa alle nomine di 117 nuovi dirigenti dell'Ente poste italiane, fu data, il 25 ottobre 1995, una risposta evasiva ed insoddisfacente, eludendo la quasi totalita' dei problemi sollevati; quali siano i titoli, le esperienze lavorative ed i risultati ottenuti nella loro attivita' dai neonominati che hanno consentito al consiglio di amministrazione dell'Ente poste di valutare la professionalita', la capacita' manageriale e le attitudini dimostrate per elevare alla qualifica di dirigenti tutti i funzionari promossi dal 27 aprile 1995 a questa parte, compresi quelli del dicembre 1995, i cui nomi non sono ancora stati diffusi chiaramente ed in modo trasparente, ma solo su elenchi in possesso delle organizzazioni sindacali. (4-00058)

Al riguardo si ritiene opportuno rammentare che, a seguito della trasformazione dell'Amministrazione p.t. in Ente pubblico economico, avvenuta ai sensi del decreto legge 1^ dicembre 1993, n. 487, convertito dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71, le attivita' ed i servizi esercitati dall'ex Amministrazione p.t. sono svolti dall'Ente poste italiane mentre restano attribuiti a questo Ministero poteri di indirizzo, coordinamento, vigilanza e controllo, le funzioni di regolamentazione ed ogni altra attivita' espressamente prevista dall'articolo 11 del citato decreto-legge 487 del 1993. La gestione del personale ed, in particolare, il potere di deliberare le promozioni a dirigente - previsto dall'articolo 6, comma 3, lett. m) dello statuto approvato con decreto ministeriale 14 aprile 1994 - rientrano nella competenza del Consiglio di amministrazione del citato Ente e pertanto e' esclusa al riguardo ogni possibilita' di intervento governativo. Al fine di disporre di elementi di valutazione in merito a quanto rappresentato dalla S.V. On.le non si e' mancato, tuttavia, di interessare l'Ente poste italiane il quale, come gia' riferito in occasione della risposta fornita alla interrogazione n. 4-4461 presentata dalla S.V. On.le nella precedente legislatura, ha ribadito che le nomine a dirigente sono disciplinate dal Contratto collettivo di lavoro stipulato in data 11/8/1994 che, nelle disposizioni transitorie, prevede che l'Ente si avvalga, in via prioritaria, delle risorse interne appartenenti alla ex carriera direttiva, delle quali favorisce la crescita professionale. Il predetto Ente ha precisato, altresi', che, in considerazione del ruolo rivestito dai dirigenti, i quali devono assicurare la funzionalita' degli uffici nonche' la economicita' e l'efficienza del servizio, la scelta dei medesimi e' stata effettuata sulla base di valutazioni operate da un apposita commissione che ha tenuto conto, in via principale, dell'attitudine dei candidati allo svolgimento delle funzioni dirigenziali. Si fa presente, infine, che l'articolo 52 del contratto collettivo nazionale dei dipendenti dell'Ente poste italiane, cui rimanda l'articolo 27 del contratto dei dirigenti, prevede una forma di pubblicita' - da attuarsi attraverso affissione agli albi e comunicazioni alle organizzazione sindacali - esclusivamente nel caso di diversa applicazione del personale promosso. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Maccanico.