Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: mentre in tutto il Paese la magistratura si sente, a giusta ragione, quotidianamente impegnata nel mettere in luce tutto il malaffare che ha arrecato danni incalcolabili allo Stato, le carenze di organico presso la Procura della Repubblica di Roma non consentono di smascherare una volta per tutte i responsabili del crack delle Federconsorzi, evitando cosi' che gli eventuali reati di falso in bilancio e gli altri di natura societaria cadano in prescrizione e che dunque nulla possa piu' farsi per conoscere i motivi per i quali un ingente patrimonio degli agricoltori (ben seimila miliardi) e' stato dilapidato in una sola notte; in merito a tale vicenda, l'interrogante ritiene che occorra fare luce su numerosi aspetti, su cui potrebbe opportunamente (e con l'urgenza voluta dalla scadenza dei termini per la prescrizione dei reati) intervenire la magistratura per accertare l'eventuale sussistenza di fattispecie criminose, verificando in particolare: 1) il ruolo delle opere pubbliche dell'epoca e delle organizzazioni sindacali; 2) la scelta della procedura del concordato preventivo, che potrebbe essere stata seguita per evitare di fare incorrere i "gestori" della Federconsorzi in responsabilita' penale, dal momento che si sarebbe potuta percorrere altra strada, quale quella della liquidazione coatta amministrativa, che avrebbe permesso di salvaguardare il patrimonio, di attuare l'esercizio provvisorio e di ridurre il danno sociale; 3) le responsabilita' degli amministratori dell'ultimo triennio di gestione, che, ad avviso dell'interrogante, ha registrato vicende assai discutibili (sotto il profilo della politica creditizia, della ricapitalizzazione di alcune societa' controllate, dei costi aziendali, della gestione del personale, dell'amministrazione degli immobili, del controllo sui consorzi, ecc.); 4) l'indebitamento presso le banche, che pare abbia raggiunto un livello di circa novemila miliardi; 5) l'utilizzo dei consulenti da parte dei commissari liquidatori; l'interrogante ritiene inoltre indispensabile che la magistratura accerti ulteriori profili, quali la mancanza di garanzia obbligatoria all'atto della cessione dei beni, l'utilizzo dei fondi previdenziali "Claudio Brunelli" e le erogazioni alla dirigenza delle organizzazioni agricole -: se risulti al Governo che siano state avviate o svolte al riguardo indagini da parte dei competenti uffici giudiziari ed eventualmente quale ne sia stato l'esito; se risulti altresi' che siano stati trasmessi alla magistratura gli atti dell'inchiesta amministrativa di cui e' stata incaricata l'apposita commissione ministeriale costituita nell'ambito del ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali; quali iniziative urgenti intenda assumere per potenziare l'organico della Procura della Repubblica di Roma, che appare allo stato carente, tanto da non consentire un adeguato approfondimento delle questioni sopra segnalate con l'urgenza voluta dalle questioni stesse. (5-00007)