Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri dei trasporti e della navigazione, della sanita' e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: nel mese di ottobre 1995, la USL di Bologna nord ha rilevato un alto grado di inquinamento acustico nei pressi dell'aeroporto bolognese, con numerosi superamenti della soglia di sofferenza, pari a 65 decibel; la popolazione e' attualmente costretta a subire danni psicofisici gravi ed irreversibili, dal momento che i valori medi rilevati superano i 70 decibel ed i valori massimi arrivano a 110 decibel; nel periodo compreso tra gennaio ed ottobre 1995, i voli giornalieri sono stati gia' 95, a fronte di una previsione annuale di 69 voli; secondo le previsioni, l'incremento dei voli giornalieri avrebbe dovuto raggiungere 80 voli nell'anno 2000 e 102 nel 2010; per far fronte al sovraccarico di decolli, la meta' dei voli effettuati nel 1995 sono avvenuti in direzione citta', provocando cosi' un notevole pericolo per l'incolumita' pubblica; per ragioni di sicurezza andrebbe rispettato un intervallo minimo di 10 minuti tra un atterraggio ed un decollo ed i voli giornalieri non dovrebbero pertanto essere piu' di 50/60; al momento a Bologna e' permesso l'atterraggio di aerei "wide body", viaggianti a meta' carico per l'inidoneita' delle piste ad accoglierli; per le citate ragioni di sicurezza andrebbe vietato l'uso in decollo della pista n. 12 e previsto l'utilizzo obbligatorio per il decollo della pista n. 30 (Bargellino); i lavori cui dovra' essere sottoposta quest'ultima dovranno mirare ad una valida ed efficiente soluzione del problema dell'inquinamento acustico; come priorita' e' ormai inderogabile l'attuazione di un impianto di monitoraggio acustico multiposizione, collegato con il radar dell'aeroporto; in data 31 gennaio 1996, la Camera dei deputati ha votato l'ordine del giorno n. 9/3647/1, che impegna il Governo, in considerazione dell'estremo disagio cui sono sottoposti gli abitanti residenti in prossimita' degli aeroporti, a predisporre e finanziare a breve un programma di interventi atti a mitigare l'impatto acustico in prossimita' di infrastrutture aeroportuali, a garanzia di maggior tutela ambientale e di salute per i cittadini; un sostenibile aumento dei voli a livello regionale si potrebbe ottenere, in modo piu' vantaggioso dal punto di vista economico, intensificando il traffico dell'aeroporto di Forli', attualmente sottoutilizzato ed in grave difficolta' economica a causa della concorrenza dell'aeroporto di Bologna (che "economizza" sui costi di sicurezza e sull'inquinamento acustico): secondo dati del 13 febbraio 1996, a Forli', nonostante un minor costo di atterraggio e minore presenza di nebbia, vengono effettuati appena cinque voli merci settimanali; il Notam elaborato da Civilavia per l'aeroporto bolognese ("pacchetto" di informazioni e prescrizioni vincolanti per piloti, assistenti di volo e personale aeroportuale in generale) non prevederebbe disposizioni antirumore durante l'atterraggio, ma solo nelle fasi d'alta quota, ne' fornirebbe garanzie sufficienti in tema di sicurezza e di salute pubblica; tale documento, presentato nella seduta della commissione consiliare mobilita' del comune di Bologna il giorno 19 gennaio 1996, ed in quella sede richiesto in copia dalla presidenza della commissione stessa, alla data del 15 febbraio 1996 non e' stato ancora fornito -: quali provvedimenti i Ministri interrogati intendano assumere in merito al grave inquinamento acustico dell'aeroporto bolognese, rilevato gia' da quattro mesi dall'USL di Bologna nord; se, per ragioni di sicurezza e di contenimento del rumore entro limiti non dannosi per la salute, il Ministro dei trasporti non ritenga opportuno disporre il divieto assoluto di decollo in direzione della citta' lungo la pista n. 12 e l'obbligo di decollo lungo la pista n. 30, in attuazione del citato ordine del giorno del 31 gennaio scorso e secondo le prescrizioni della legge quadro sull'inquinamento acustico del 26 ottobre 1995, n. 447; se non ritenga necessario fissare un tetto massimo di decolli giornalieri, trasferendo sul vicino aeroporto di Forli' i voli eccedenti, favorendo cosi' una joint venture tra la societa' aeroportuale di Bologna (SAB) e l'ente di gestione dell'aeroporto di Forli' (SEAF), in grado di migliorare la produttivita' economica delle due strutture aeroportuali, anche in termini di minor costo ambientale, con l'ottimizzazione della capienza e voli regionali piu' sicuri; se non ritenga una grave violazione delle norme della trasparenza il ritardo nella trasmissione alla presidenza della commissione mobilita' del comune di Bologna del Notam, emanato da Civilavia e dei dati tecnici prodotti dalla societa' aeroporto di Bologna e come intenda attivarsi per una rapida trasmissione al legittimo richiedente. (5-00014)