Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00886 presentata da NAPOLI ANGELA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960618

Al Ministro della pubblica istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica. - Per sapere - premesso che: il disegno di legge (atto camera n. 1037) relativo alla conversione in legge del decreto-legge 17 maggio 1996, n. 265, recante misure urgenti per le universita' e gli enti di ricerca, prevede la proroga, fino al 30 settembre 1996, del Consiglio universitario nazionale; quella citata e', inspiegabilmente, l'ennesima proroga dei termini di scadenza previsti per il Consiglio universitario nazionale, i cui componenti sono in carica fin dall'ottobre 1989, data di costruzione del Consiglio universitario nazionale stesso -: quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di dare esecuzione alle procedure necessarie per la nuova elezione del Consiglio universitario nazionale, che da troppi anni opera in regime di prorogatio. (4-00886)

Con riferimento all'interrogazione presentata dall'On. Napoli, si fa presente che il decreto legge 7.1.1995, convertito dalla legge 8.3.1995, n. 63 prevedeva la proroga del Consiglio universitario nazionale nella sua composizione fino al rinnovo da realizzare secondo le modalita' di cui all'articolo 10 della legge 19.11.1990, n. 341 e del relativo regolamento di attuazione e, comunque, non oltre il 30.6.1995. In esecuzione di tale disposizione il Ministero ha predisposto il regolamento in parola che e' stato emanato con decreto del Presidente della Repubblica n. 167 del 1.2.1996. I tempi necessari per l'adozione di tale provvedimento sono stati piuttosto lunghi in quanto e' stato necessario acquisire il parere del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari; conseguentemente, con una serie di decreti legge reiterati si e' provveduto a prorogare l'attuale CUN per consentirne il funzionamento quale organo consultivo essenziale per il perseguimento dei compiti previsti dall'attuale ordinamento universitario. Dopo l'entrata in vigore del regolamento e' stata emanata l'ordinanza ministeriale in data 15.4.1996 con la quale sono state disciplinate le modalita' elettorali per la scelta dei rappresentanti del personale docente, non docente e degli studenti da nominare nel nuovo Consiglio Universitario Nazionale. La citata ordinanza prevedeva la ripartizione dei seggi (n. 30) in 14 grandi aree disciplinari e la suddivisione dei seggi fra le tre categorie di docenti ordinari, associati e ricercatori nel modo seguente: alle quattro aree disciplinari costituite dal maggior numero di elettori erano assegnati tre seggi da attribuire rispettivamente ad un docente ordinario, ad un associato e ad un ricercatore; alle successive tre aree erano assegnati due seggi, uno da attribuire ad un professore ordinario, l'altro ad un professore associato o ad un ricercatore in base al rapporto numerico piu' favorevole tra le due categorie; alle ultime due aree era assegnato un seggio da riservare ad un professore ordinario. Avverso l'ordinanza sono stati presentati alcuni ricorsi presso il TAR del Lazio con i quali si eccepiva che, essendo stato assegnato un solo seggio riservato ai professori ordinari nelle due aree disciplinari meno numerose, e' stato leso il diritto di rappresentanza delle due altre categorie di docenti, associati e ricercatori, in quanto ad esse non e' stato attribuito l'elettorato passivo. Il TAR ha accolto l'istanza di sospensione degli effetti dell'ordinanza presentata dai ricorrenti e il Ministro ha dato esecuzione a tale decisione con proprio decreto disponendo la sospensione delle operazioni elettorali gia' fissate per il giorno 8 luglio, anche per tener conto delle esigenze rappresentate dagli studenti (che avevano chiesto il differimento delle elezioni ad un periodo in cui non erano in corso esami di profitto e di laurea), e degli esiti di una verifica del regolamento elettorale al fine di garantire all'interno delle aree disciplinari una adeguata rappresentanza delle diverse componenti. Al fine di assicurare l'elettorato attivo e passivo a tutte le componenti dei docenti (ordinari, associati e ricercatori) - eliminando cosi' le incongruenze che avevano determinato l'insorgere del contenzioso e l'intervento degli organi giurisdizionali - il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ha provveduto a far inserire nel disegno di legge governativo recante "Misure in materia di immediato snellimento sull'attivita' amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo As 1034" un'apposita norma (articolo 14) di riordino del CUN e di semplificazione delle procedure per la nomina dei componenti. Con tale disposizione, gia' approvata dal Senato (AC 2564), e' stato modificato, in particolare il numero, previsto dall'articolo 10 della legge 341/1990, dei membri da eleggere in rappresentanza delle aree disciplinari (da 30 ad un massimo di 45). In considerazione dei tempi necessari all'approvazione del suddetto provvedimento legislativo e all'espletamento delle procedure per il rinnovo del CUN e' stata prevista, con l'ultimo decreto legge 13.9.1996, n. 475, convertito nella legge 5.11.1996, n. 573, la proroga dell'organo consultivo fino al 28 febbraio 1997. Il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica: Berlinguer.



 
Cronologia
sabato 1° giugno
  • Politica, cultura e società
    Muore a Roma Luciano Lama, leader della Cgil e del Pci.

giovedì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi presenta una manovra da 16 mila miliardi, che prevede 11 mila miliardi di tagli alla spesa pubblica.