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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00055 presentata da CENTO PIER PAOLO (MISTO) in data 19960625

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro per la solidarieta' sociale. - Per sapere - premesso che: lo stato del fenomeno delle tossicodipendenze e dei consumi di droghe illegali, quale emerge dall'ultima relazione sui dati dell'anno 1995 presentata al Parlamento dal Ministro degli affari sociali (31 marzo 1996), denuncia un quadro di allarmante e pericolosa "assenza di governo" e di prospettiva politica; le politiche sanitarie adottate sino ad oggi hanno registrato parziali e limitati successi, rispetto a fasce della popolazione tossicodipendente capaci di seguire e coronare processi riabilitativi, ma hanno di fatti imitato l'offerta terapeutica ad una gamma, piu' o meno diversificata, di "strategie dell'astinenza"; il fenomeno nel suo complesso sembra evolversi in modo indipendente, rispecchiando da una parte la diversificazione dell'offerta del mercato illegale, e dall'altra l'irrilevanza di interventi, cui, nel quadro dell'approvazione della legge n. 162 del 1990, il legislatore aveva fatto grande affidamento per limitare la circolazione ed il consumo di droghe illegali; in particolare: a) il ricorso a strutture socio-riabilitative di tipo comunitario o comunque residenziale, oltre a denunciare una lieve flessione (3 per cento) rispetto al 1994, interessa una quota tutto sommato ridotta della intera popolazione tossicodipendente (poco piu' di un terzo, 37 per cento), rispetto a quella complessivamente in contatto con i servizi; b) i livelli di sieroprevalenza fra la popolazione tossicodipendente continuano ad essere purtroppo altissimi, in conseguenza delle dissennate politiche sanitarie del passato, ed il 61 per cento dei casi registrati di Aids sono correlati allo stato di tossicodipendenza; c) i sequestri delle "tradizionali" sostanze sono diminuiti rispetto al 1994(- 18 per cento per l'eroina, - 61 per cento per la cocaina, 17,74 per cento per l'hashish), mentre sono aumentati quelli delle nuove droghe chimiche (ecstasy: + 117 per cento); tali sequestri, piu' che incidere concretamente sulla circolazione delle sostanze sembrano "registrare", come semplici indicatori i mutamenti di un fenomeno che, anche nella sua dimensione commerciale, sfugge ad ogni controllo efficace; d) le segnalazioni ai servizi da parte delle prefetture investono maggioritariamente consumatori di droghe leggere (53,51 per cento), che per la grandissima parte non si rivolgono ai servizi (di cui rappresentano solo il 7,98 per cento dell'utenza), poiche' non ne hanno alcun bisogno, e non ne riceverebbero comunque alcuna risposta, se non "retorica": infatti, a quanto consta non esiste alcun trattamento specifico per il consumo di cannabis, e gli stessi servizi per le tossicodipendenze non hanno alcuna attinenza con un comportamento che sfugge ai canoni della patologia tossicomanica: dunque l'intero sistema sanzionatorio sopravvissuto alle abrogazioni introdotte dal referendum del 1993, dimostra di non avere alcuna effettiva rilevanza in ordine al controllo del fenomeno ed al raccordo dei consumatori di droghe con ioni introdotti continua a rappresentare l'aspetto piu' gravemente e inutilmente persecutorio della normativa italiana sulle droghe; e) i livelli di utilizzo del metadone protratto o a mantenimento (che coinvolge circa il 20 per cento degli utenti dei servizi, e solo il 3 per cento dei detenuti tossicodipendenti) rivela come tuttora esistano remore e rifiuti ideologici rispetto alle strategie di normalizzazione della tossicodipendenza attiva (di quei soggetti cioe' che non accettano di subordinare l'offerta terapeutica all'astensione dall'uso delle droghe), e come non abbiano per altro verso trovato alcun riscontro le molto prudenti "Linee guida per il trattamento delle dipendenze da oppiacei con farmaci sostitutivi", emanate dal ministero della sanita' in data 30 settembre 1994; f) i decessi per overdose di eroina sono aumentati del 20,29 per cento (passando da 867 a 1043 casi), e denunciano, da una parte, i rischi gravissimi connessi alla diversificazione e destabilizzazione dei mercati illegali, e, dall'altra, la ridotta capacita' dei sistemi di cura ad attuare concrete politiche di prevenzione sanitaria rispetto al consumo di droghe; i risultati del referendum, e quelli della conferenza nazionale sulla droga di Palermo del 1993 sono lontanissimi dal trovare una puntuale applicazione; al contrario, negli ultimi due anni i Governi succedutisi, ed i provvedimenti sino ad oggi adottati, hanno rinnovato ed aggravato forme di "proibizionismo sulle cure", e sui diritti di consumatori di droghe illegali; il decreto attuativo del testo unico 309 del 1990, che nella sua versione originaria (gennaio 1993) aveva tentato, per la prima volta, di dare cittadinanza alle politiche di riduzione del danno, e' stato, reiterazione dopo reiterazione, rapidamente normalizzato, sino a divenire un decreto omnibus, di assoluta continuita' con le peggiori politiche sulla droga realizzate nel nostro Paese -: se il Governo non ritenga in proposito urgente: a) l'individuazione di linee prioritarie di finanziamento per i programmi rivolti alla fascia dei tossicodipendenti attivi; b) l'istituzione di centri di accoglienza a bassa soglia per tossicodipendenti attivi, di carattere diurno o residenziale; c) l'inaugurazione di forme piu' avanzate e coraggiose di trattamento farmacologico delle dipendenze, tanto rispetto alle sostanze gia' in uso, quanto rispetto ad altre (a esempio: buprenorfina), ancora interdette nella cura delle dipendenze; d) l'adozione dei medesimi protocolli scientifici attualmente utilizzati in Svizzera, per consentire forme limitate di sperimentazione dell'uso terapeutico dell'eroina nella cura delle tossicodipendenze; se non ritenga opportuna, e conseguente al risultato referendario del 1993, l'abrogazione delle sanzioni amministrative per il consumo di droghe illegali; se intenda organizzare la prossima conferenza nazionale sulla droga, in modo da dedicare specifiche sessioni alla illustrazione e valutazione dei risultati ottenuti, nel campo della prevenzione e cura delle dipendenze, da altri paesi europei che gia' da anni hanno intrapreso politiche di riduzione del danno. (3-00055)





 
Cronologia
venerdì 21 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si svolge a Firenze il vertice dei 15 Capi di Stato e di governo dell'Unione europea, che chiude il semestre di presidenza italiana.

giovedì 27 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Con la sentenza n. 223 la Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 698, comma 2 del c.p.p. ove si prevede l'estradizione anche per i reati puniti con la pena capitale a fronte dell'impegno assunto dal Paese richiedente - con garanzie ritenute sufficienti dal Paese richiesto - a non infliggere la pena di morte o, se già inflitta, a non farla eseguire.