Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00085 presentata da SCOZZARI GIUSEPPE (MISTO) in data 19960704
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il Governo ha deciso recentemente di non reiterare il decreto-legge 29 aprile 1996, n. 228, che, all'articolo 3, assegnava alla Sicilia circa 120 miliardi per la realizzazione di opere pubbliche; di tale somma, venti miliardi derivano dalle somme non impegnate nel precedente stanziamento del 1988 e altri cento miliardi erano stati assegnati quale "rimodulazione" di parte dei settecento miliardi residui per gli interventi nelle aree interne previsti dall'ex intervento straordinario; pertanto, la reiterazione del decreto non necessiterebbe di ulteriore copertura finanziaria, ma costituirebbe una mera copertura giuridica; i centoventi miliardi erano stati destinati dai comuni di Palermo e Catania alla realizzazione di importantissime infrastrutture ed opere pubbliche rivolte soprattutto ai quartieri piu' degradati delle due citta'; a Palermo, si procedevano il completamento del collettore fognario di Acqua dei corsari ed altri lavori per il sistema fognario della citta', il collegamento di alcuni importanti serbatoi idrici al servizio del capoluogo ed altre opere per fronteggiare l'emergenza idrica; a Catania, erano programmati il completamento della rete fognaria cittadina e la sistemazione di alcuni torrenti; i progetti per la realizzazione dei lavori prima citati sono quasi tutti ormai definitivi e pronti per la celebrazione delle gare e nella realizzazione delle opere dovrebbero essere impegnati oltre mille lavoratori -: quali motivazioni abbiano indotto il Governo a non reiterare il decreto-legge in oggetto e se non ritenga che l'inserimento della normativa in un disegno di legge non rischi di allungarne eccessivamente i tempi di approvazione da parte del Parlamento, vanificando o riducendo l'utilita' degli interventi pianificati sul territorio dalle amministrazioni comunali di Palermo e Catania; se non ritenga di dover rivedere la decisione assunta in sede di Consiglio dei ministri, procedendo all'immediata reiterazione del decreto-legge. (2-00085)