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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01735 presentata da CENTO PIER PAOLO (MISTO) in data 19960709

Ai Ministri dell'ambiente, del lavoro e della previdenza sociale, delle risorse agricole, alimentari e forestali e dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: la societa' agricola e forestale (Saf spa) appartenente al gruppo Ente nazionale cellulosa e carta, costituisce l'unica realta' che a livello nazionale operi in maniera organica nell'ambito della ricerca, della pianificazione e della progettazione esecutiva in campo forestale, attraverso l'attivita' di venti aziende agro-forestali e di due centri di sperimentazione situati uno a Roma e l'altro a Casale Monferrato (Al), dando lavoro a 700 addetti dei quali 300 nella sola provincia di Roma; con la legge n. 595 del 28 ottobre 1994 l'Encc e le societa' collegate sono state poste in liquidazione prevedendo il trasferimento ad altri soggetti pubblici e privati delle strutture e del personale; le proprieta' immobiliari, quelle fondiarie, le biblioteche, i laboratori, i vivai e le attrezzature dalla Saf rischiano di diventare oggetto di appetiti economico-affaristici con relativa dispersione di professionalita', di attrezzature e di luoghi importantissimi per la tutela dell'ambiente; all'indomani di una grave tragedia nazionale come quella avvenuta in Piemonte questo rischio pare agli interroganti assolutamente inconcepibile, anche perche' la Saf, al posto della forzata ridotta attivita' - obbligata dalla liquidazione coatta -, avrebbe tutte le capacita' operative (strutture, attrezzature e personale) per intervenire nella fase di valutazione dei danni, degli interventi urgenti e delle proposte di ripristino nelle zone alluvionate del Piemonte; nella XVII circoscrizione del comune di Roma - in localita' Casalotti - svolge la sua attivita', fin dal 1952, un "centro di ricerca e sperimentazione del legno" al quale l'Ente nazionale cellulosa e carta, per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali, ha affidato il complesso ubicato in via di Casalotti e le annesse aziende sperimentali; il centro e le aziende annesse, tra cui quella denominata "Ovile" estesa per circa 70 ettari sul territorio circoscrizionale, costituiscono un patrimonio ambientale di strutture tecnico-scientifiche e di professionalita' che non puo' essere disperso senza che cio' comporti un danno per l'intera collettivita'; l'applicazione "sic et sempliciter" della legge n. 595 del 1994 comporterebbe la cessazione dell'attivita' di ricerca e sperimentazione e la conseguente perdita di circa 150 posti di lavoro nelle sole aziende del centro di Casalotti, riferiti per lo piu' a tecnici qualificati in questo specifico settore di attivita' e quindi difficilmente ricollocabili in altri impieghi -: se i Ministri interrogati non intendano intervenire, anche con procedure speciali e coinvolgendo gli enti locali interessati, data la gravita' della situazione, affinche' venga salvaguardata l'importante attivita' di ricerca svolta dai centri di sperimentazione agricola e forestale, vengano conservate alle loro funzioni le strutture e le proprieta' fondiarie (si parla - solo per la zona di Casalotti a Roma - di un'area di circa 90 ettari a vocazione silvestre!), vengano mantenuti i livelli occupazionali e vengano utilizzate al meglio quelle professionalita' cosi' importanti per la tutela dell'ambiente. (4-01735)

Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, riguardante la salvaguardia dell'attivita' di ricerca svolta dai centri di sperimentazione agricola e forestale e delle relative professionalita', si riferisce quanto segue. Il rischio prospettato dall'interrogante che il patrimonio della S.A.F. diventasse oggetto di appetiti economico-affaristici si e' di fatto rivelato infondato, in quanto tale patrimonio e' stato nella quasi totalita' concesso, dal Commissario liquidatore, in comodato ad Amministrazioni dello Stato, secondo quanto previsto dall'articolo 2 del decreto-legge 21.6.1995, n. 240, convertito, con modificazioni, nella legge 3.8.1995, n. 337. In merito all'utilizzazione della capacita' operativa della S.A.F. per gli interventi conseguenti all'alluvione verificatasi in Piemonte, si evidenzia che essa non e' stata richiesta dagli organi competenti. Alla gestione della ex Azienda di Stato per le Foreste demaniali, e' stata invece affidata in comodato, unitamente all'istituto per la Pioppicoltura di Casale Monferrato ed alla quasi totalita' delle aziende agricolo-forestali, l'azienda "Ovile", presso cui ha trovato collocazione un nucleo (sei unita') di dipendenti provenienti dal C.S.A.F., con il compito precipuo di seguire gli impianti sperimentali costituiti a suo tempo dal centro nelle varie aziende ex S.A.F. Per quanto riguarda il Centro di Sperimentazione Agricolo e Forestale di Roma esso e' stato assegnato in comodato al Ministero dell'ambiente, che ha ricevuto altresi' in assegnazione temporanea, gran parte del personale che vi lavora. Al riguardo si rileva che 177 unita' di detto personale proveniente dal disciolto E.N.C.C. sono utilizzate dal Ministero dell'ambiente. Per quanto detto si ritiene che non si possa parlare ne' di cessazione dell'attivita' di ricerca e sperimentazione, ne' tanto meno di perdita di posti di lavoro, che sono stati salvaguardati con l'emanazione della citata legge 3.8.95, n. 337. Il Ministro dell'ambiente: Ronchi.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.