Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, considerato che le riduzioni previste nei vari capitoli di bilancio del Ministero degli affari esteri vanno ad incidere su una complessiva disponibilita' di risorse gia' assai limitata e al di sotto della media europea e che tali riduzioni comporterebbero una ulteriore contrazione della attivita' di politica estera che risulterebbe gravemente accentuata dal mancato adeguamento, negli ultimi anni, delle risorse materiali ed umane della Farnesina alle crescenti esigenze imposte dalla collocazione e dal ruolo internazionale del paese; considerato che i tagli previsti nelle varie voci di spesa impedirebbero importanti azioni di razionalizzazione e di rafforzamento programmate nei diversi settori di competenza del Ministero degli affari esteri; considerato in particolare che le riduzioni previste comporterebbero pesanti ridimensionamenti della rete diplomatico-consolare e delle strutture del Ministero preposte al suo funzionamento; tenuto conto, in tale contesto, che le contrazioni delle disponibilita' penalizzerebbero, tra l'altro, capitoli di bilancio determinanti per la tutela e la promozione sociale e culturale degli italiani all'estero, quali in particolare quelli relativi all'informazione (Cap. 3533), all'attivita' scolastica e di diffusione della lingua italiana (Cap. 3577), ai contributi ai COMITES ed agli enti assistenziali (ex Cap. 3582 e 3571, unificati, con altri, nel Cap. 1255) e all'anagrafe consolare, indispensabile per l'esercizio del voto all'estero (Cap. 1034-1125-1140-1143); considerato infine che oltre ai tagli e' previsto un sostanziale blocco degli impegni di spesa sui principali capitoli destinati alla tutela degli italiani all'estero: impegna il Governo a rivedere, con deroghe peraltro previste e consentite, in modo significativo la percentuale di riduzione delle risorse destinate al Ministero degli affari esteri, a salvaguardare i capitoli di bilancio che incidono sulla funzionalita' della struttura centrale e della rete diplomatico-consolare ed a derogare dal blocco degli impegni della spesa. Tutto cio' per non colpire, penalizzare, affossare gli italiani all'estero. (9/1704/2)