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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00718 presentata da STUCCHI GIACOMO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19961009

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel comune di Azzano S. Paolo (BG), dal 1914 e' attiva una scuola materna-asilo infantile (IPAB); tale ente si trova attualmente in serissime difficolta' di gestione che, se non risolte, potrebbero portare al commissariamento dello stesso da parte della regione Lombardia e ad una successiva chiusura; tali difficolta' sono state originate dai vari consigli di amministrazione dell'ente che, non avendo avuto conoscenza della normativa che imponeva il versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti all'Inpdap, hanno periodicamente versato gli stessi nelle casse dell'Inps, senza che quest'ultimo segnalasse negli anni anomalia alcuna o difetto di competenza; l'errore succitato, emerso da opportune verifiche di gestione effettuate dal consiglio di amministrazione nominato nel corso del 1995, dopo la notifica dello stesso sia all'Inps che all'Inpdap, ha prodotto la regolarizzazione della posizione della scuola materna nei confronti dell'istituto di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione, ma, nel contempo, ha generato una richiesta di versamento fondi, relativa ai contributi non versati maggiorata di una penale del 50 per cento, a titolo di condono equiparando in questo modo un errore di versamento ad una fattispecie di totale e completa evasione contributiva (tot. lire 345 milioni); l'ente in oggetto non ha ritenuto di aderire al condono previdenziale sopra citato, non disponendo lo stesso di risorse economiche sufficienti; pertanto, la cifra che l'Inpdap chiedera' di versare sara' ora di un importo doppio rispetto a quello del condono; funzionari dell'Inps, appositamente interessati, hanno chiarito che sulla base delle disposizioni vigenti e' possibile ottenere la sola restituzione delle quote indebitamente versate negli ultimi cinque anni; tale fatto evidenzia ulteriormente le disparita' di comportamento degli enti pubblici, sempre pronti a reclamare cio' che e' di loro competenza ma spesso - troppo spesso - pronti ad approfittare ed a trarre indebiti vantaggi da situazioni di questo tipo; l'errore in cui sono incorsi i vari consigli di ammininistrazione dell'ente azzanese non e' certamente piu' grave dell'omissione di controllo sulla provenienza delle somme versate attribuibile anche in virtu' del fatto che i componenti eletti o nominati in consigli di amministrazione di simili piccole Ipab, cui non e' corrisposta la benche' minima indennita', svolgono il loro compito solo ed esclusivamente badando agli interessi della comunita', non disponendo pero', a volte, delle conoscenze specifiche che al contrario, dovrebbero esistere nel bagaglio tecnico-giuridico dei funzionari statali di settore -: se ritenga che nel caso in questione sia possibile applicare la legge 7 febbraio 1979, n. 29, sui ricongiungimenti dei periodi assicurativi; se, qualora si verifichi l'ipotesi - malaugurata - di commissariamento e di successiva liquidazione dell'Ipab, esista la possibilita' che l'Inpdap effettui un'azione di rivalsa patrimoniale verso i componenti dei vari consigli di amministrazione succedutisi nel tempo ed eventualmente anche verso chi - nello specifico il sindaco o il comune - abbia provveduto a nominare o eleggere gli amministratori in questione. (5-00718)

 
Cronologia
mercoledì 2 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (AC 449), che sarà approvata dal Senato il 3 aprile 1997 (legge 10 aprile 1997, n. 97).

mercoledì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Viene costituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il presidente è il senatore della Sinistra democratica- l'Ulivo, Giovanni Pellegrino.

giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).