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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00360 presentata da BACCINI MARIO (CCD-CDU) in data 19970115

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: la mancata conversione in legge del decreto legge n. 443 dell'8 agosto 1996, ha prodotto, tra gli altri effetti, anche 1'impossibilita' di esercitare l'attivita' venatoria all'interno dei parchi; tale situazione ha reso l'esercizio di una attivita' lecita, quale la caccia all'interno dei parchi, un fatto penalmente perseguibile, "anche laddove la volonta' medesima non ha alcuna determinazione"; la mancata conversione in legge del decreto citato, avvenuta a stagione venatoria avviata, ha creato un grave e profondo disagio non solo ai cacciatori, ma anche agli operatori del settore stesso della regione Lazio; l'individuazione delle aree oggetto del divieto, in conseguenza della mancata conversione del decreto-legge in oggetto, non appare certamente agevole per i cacciatori, in quanto le aree interessate dall'insediamento dei parchi non risultano adeguatamente (e in alcuni casi totalmente) segnalate da appositi cartelli; la mancata conversione del decreto-legge n. 453 del 1996 ha comportato per buona parte dei cacciatori laziali l'impossibilita' di praticare l'attivita' venatoria, per la quale essi hanno piu' che sufficientemente pagato in anticipo; l'esercizio dell'attivita' venatoria, quale previsto dalla legge n. 157 del 1992, e' sottoposta ad un regime di tipo concessorio nazionale; pertanto, una volta ottenuto il rilascio della licenza di caccia, e provveduto a tutti gli adempimenti inerenti e conseguenti, al cacciatore spetta legittimamente la possibilita' di esercitare l'attivita' venatoria; tra gli adempimenti sopra citati vi e' la corresponsione allo Stato ed agli altri enti competenti di una tassa non trascurabile; la tassa richiesta dallo Stato al cittadino cacciatore e' da ritenersi legittima e contestualmente appare altrettanto legittima e pertanto dovuta, la possibilita' per il cittadino cacciatore in regola con i versamenti di praticare l'attivita' venatoria medesima; se non ritenga di dover provvedere, relativamente agli importi incassati dallo Stato, alla corresponsione di un rimborso della tassa di concessione governativa; se non ritenga opportuno invitare la regione a rimborsare le ulteriori imposte regionali, mettendo il Governo a disposizione delle regioni i fondi per la corresponsione dei rimborsi e disponendo altrettanto per le province, alle quali viene corrisposta una parte dei versamenti; se non ritenga opportuno un rapido impegno ed una maggiore coerenza verso quei cittadini che, portatori di aspettative legittimamente formate, si vedono immotivamente cancellare diritti acquisiti, per i quali gli stessi, oltre ad essere legittimi fruitori, hanno gia' pagato abbondantemente, in alcuni casi l'intero ammontare, del costo della licenza di caccia e delle relative imposte, considerando che tali versamenti sono anche frutto di risparmio da parte di pensionati i quali accantonano piccole somme della propria pensione, che, nel suo totale mensile e' inferiore all'importo globale della licenza medesima. (2-00360)

 
Cronologia
domenica 12 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Nei pressi della stazione di Piacenza deraglia un Pendolino in servizio sulla linea ferroviaria Milano-Roma, provocando 8 morti e 30 feriti.

giovedì 16 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A Milano i produttori di latte protestano e bloccano il traffico contro la multa imposta dalla Ue per aver superato le quote di latte consentite. Nei giorni successivi i manifestanti bloccheranno gli aeroporti di Linate, Malpensa e Venezia.