Portale storico della Camera dei deputati

La XIII Commissione, considerata l'importanza che il settore agroalimentare italiano riveste in termini occupazionali, ambientali e di tutela dei consumatori; considerata la grave situazione di crisi in cui versa tale settore, manifestatasi oggi con la questione delle quote latte, ma che nei prossimi mesi minaccia di esplodere per i problemi della previdenza agricola, per l'impatto della legge finanziaria sulle aziende agricole e per l'eccessiva burocratizzazione e complicazione degli adempimenti a carico dei produttori, che si traducono in ulteriori penalizzazioni in termini di tempi e costi; considerato che il Governo Prodi, come unica risposta concreta al mondo agricolo, ha prodotto una legge finanziaria che prevede oneri aggiuntivi per il settore di oltre 3.500 miliardi; impegna il Governo a contrattare con l'Unione europea un aumento della quota latte nazionale ad almeno 106 milioni di quintali, a fronte di un fabbisogno stimato di 150 milioni di quintali; a sostenere in sede comunitaria le produzioni nazionali (vino, olio d'oliva, ortofrutta, cereali, oleaginose, tabacco, zootecnia), regolarmente sacrificate a favore di altri settori produttivi come la grande industria; a procedere alla riforma della previdenza agricola, separando l'assistenza dalla previdenza, limitando gli interventi puramente assistenziali a favore di chi ne ha effettivamente bisogno, e riducendo gli oneri previdenziali gravanti sulle aziende al fine di equipararli almeno a quelli dei nostri concorrenti europei; a procedere alla sburocratizzazione del settore, eliminando i gravosi ed inutili adempimenti a carico delle aziende e semplificando le modalita' di presentazione delle domande per l'ottenimento delle integrazioni compensative dell'Unione europea; a prevedere nella determinazione dell'Irep la specificita' del settore agricolo; a procedere ad un'organica politica di riordino fondiario, attraverso l'introduzione di agevolazioni fiscali per favorire l'accorpamento delle aziende agricole; a promuovere misure di incentivazione fiscale e previdenziale per i giovani che intendono svolgere in modo professionale l'attivita' agricola; a procedere al decentramento delle competenze in materia agricola alle regioni, mantenendo a livello centrale solo le funzioni di coordinamento e tutela degli interessi nazionali in sede comunitaria. (7-00129)