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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3RI/00691 presentata da FONTAN ROLANDO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970204

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: l'attuale Costituzione italiana prevede l'istituto del referendum (articolo 75) solamente per l'abrogazione di leggi ordinarie dello Stato o delle regioni; conseguentemente, non si puo' certo parlare di partecipazione degli appartenenti ad un popolo o a piu' popoli a forme di democrazia vera e diretta. Viene tradito pertanto il principio secondo cui la vera sovranita' appartiene al popolo (articolo 1, comma 2, della Costituzione); e' giunto il tempo nel momento in cui si parla di riforme costituzionali, alle soglie del duemila e a cinquanta anni di distanza dalla nascita dell'attuale Costituzione, di rendere concreto il principio della sovranita' popolare, dando al popolo la possibilita' effettiva di decidere il proprio futuro; e' ora tempo pertanto che gli italiani possano decidere i cambiamenti epocali ovvero decidere che un ciclo costituzionale si e' concluso ed un nuovo ciclo deve iniziare; il riconoscimento della sovranita' del popolo, peraltro contenuto in tutte le Costituzioni moderne, evoca tale facolta' e soprattutto la legittima a prescindere dai limiti impliciti o espliciti che le Carte fondamentali sanciscano; tale principio, peraltro, riaffiora e permea di se' l'impianto di qualsiasi Costituzione democratica. E cio' non tanto e non solo perche' esso sia esplicitamente ricosciuto, ma in quanto, essendo fattore generatore della Costituzione medesima, questa ne formalizza l'esercizio diretto in alcune ipotesi volte alla verifica della carenza dell'ordinamento costituito con la volonta' del popolo, cui la sovranita' appartiene; noi vogliamo che la partecipazione popolare, ovvero il referendum, possa dare delle indicazioni precise sul futuro di una comunita' ed ancor piu' proporre questioni fondamentali per il futuro di un popolo; conseguentemente, e' ora giunto il tempo di inserire una modifica nella Costituzione affinche' il referendum possa essere sia propositivo che di indirizzo ed esprima pertanto la effettiva volonta' di un popolo; conseguentemente, la propositivita' e l'indirizzo non devono riguardare solamente alcune materie perche' in tal modo si vanifica e si limita irrimediabilmente la volonta' popolare, soprattutto per la formazione e la discussione delle idee e delle aspirazioni, dalle quali dipendono le scelte politiche, economiche, sociali e culturali, ed in particolar modo l'assetto istituzionale; una vera democrazia, una partecipazione diretta e quindi una vera applicazione dell'istituto referendario come diretta partecipazione di un popolo puo' essere anche il referendum sull'autodeterminazione. Infatti, la clausola di salvaguardia contenuta nella Dichiarazione dei principi delle relazioni amichevoli (risoluzione n. 1625 del 1970) sancisce che: "Tutti i popoli hanno il diritto di determinare liberamente senza interferenze esterne il proprio status politico e di perseguire il proprio sviluppo economico, sociale e culturale ed ogni Stato ha il dovere di rispettare questo diritto... La creazione di uno Stato sovrano ed indipendente, la libera associazione o integrazione con uno Stato indipendente o il passaggio ad ogni altro status politico liberamente determinato da un popolo costituiscono modalita' di attuare il diritto di autoderminazione da parte di quel popolo" -: se l'istituto del referendum venga modificato in modo tale da permettere la diretta espressione dei popoli per non solo l'abrogazione legislativa ma altresi' per l'indirizzo e la proposta legislativa, la quale deve interessare ogni diritto e liberta' fondamentale, compreso anche l'universale diritto dell'autodeterminazione dei popoli. (3-00691)





 
Cronologia
giovedì 30 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa (AC 2699), che sarà approvato dal Senato l'11 marzo (legge 15 marzo 1997, n. 59 - Bassanini 1).

martedì 4 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera discute la mozione n. 1-00080, on. Franz (AN) ed altri, di sfiducia nei confronti del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali Pinto, che è respinta con 311 voti contrari e 250 favorevoli.

mercoledì 5 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce per la prima volta la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, Massimo D'Alema è eletto presidente.