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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00135 presentata da BONITO FRANCESCO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970205

La II Commissione, considerato che: il Ministro di grazia e giustizia, con decreto del 14 novembre 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre 1996, ha soppresso la sezione distaccata di Acri, compresa nella pretura circondariale di Cosenza; il provvedimento ministeriale risulta motivato da due ragioni: a) la soppressione de qua consentirebbe "una maggiore efficienza del servizio giudiziario nel territorio della pretura circondariale..."; b) non vi sarebbe "pregiudizio alle popolazioni interessate perche' il sistema viario esistente e la situazione orografica del territorio consentirebbero agevoli collegamenti tra i comuni periferici e la sede circondariale"; le motivazioni innanzi testualmente riportate sono inequivocabilmente infondate giacche' clamorosamente contrastanti con la realta' dei fatti; quanto infatti, alla "maggiore efficienza del servizio giudiziario" giova ricordare: 1) che il comune di Acri conta una popolazione di ventitremila abitanti ed un comprensorio riferibile alla sezione distaccata di oltre quarantamila abitanti; 2) la sezione distaccata di Acri ha un carico di lavoro notevole (alla fine del 1996 risultavano pendenti oltre cinquecento processi civili); 3) i tempi processuali presso l'ufficio giudiziario in parola sono notevolmente piu' brevi della media circondariale ed il trasferimento degli affari nella sede di Cosenza li dilaterebbe a dismisura; quanto, invece, agli "agevoli collegamenti" di cui godrebbero le "popolazioni interessate" e che escluderebbero ogni "pregiudizio alle popolazioni" medesime, si osserva che non c'e' affermazione piu' errata; la citta' di Acri dista circa 60 km da Cosenza; il comune di Acri e' comune montano e, ai sensi della legge n. 97 del 1994, gode dei benefici e delle deroghe previsti da tale normativa; l'ufficio provinciale della motorizzazione civile di Catanzaro, infatti, con nota del 29 gennaio 1994 indirizzata alla regione Calabria, rilevava che i circa duecento chilometri stradali di collegamento con la citta' di Acri sono interessati da "particolari condizioni orografiche... che implicano forti asperita' e pendenze, nonche' inadeguata manutenzione della rete viaria"; nello stesso documento si legge che dette strade di accesso hanno "insufficiente larghezza e raggi di curvatura fortemente ridotti..." per "l'intero percorso", e che manca infine una "adeguata segnaletica stradale sia orizzontale che verticale". L'ufficio della motorizzazione cosi' concludeva: "quest'ufficio ritiene di dover esprimere un provvisorio parere di impercorribilita' delle strade del Comune di Acri ai fini della sicurezza della circolazione..."; la strada di principale collegamento con il capoluogo provinciale e' interessata da un vasto movimento franoso che porta periodicamente all'interruzione della viabilita'; l'ultimo episodio di tale natura si e' verificato nei primi giorni di gennaio, come risulta da relazioni dell'Anas e della protezione civile; evidente e conclamato appare pertanto l'infondatezza e la erroneita' delle ragioni poste dal Ministro a sostegno del decreto di soppressione, cosi' come evidente e conclamato appare l'isolamento giudiziario nel quale sarebbero poste le popolazioni interessate dalla sezione distaccata di Acri ove questa fosse soppressa; in data 9 dicembre 1996 il consiglio regionale ha votato un ordine del giorno con il quale, pur in presenza di numerose soppressioni di sezioni distaccate insistenti sul territorio regionale, per la sola sezione distaccata di Acri, proprio per le caratteristiche geografiche ed orografiche di quel territorio e per l'iniquita' del provvedimento, ha chiesto il mantenimento dell'ufficio giudiziario; impegna il Governo a revocare il decreto ministeriale del 14 novembre 1996, soppressivo della sezione distaccata di Acri nell'ambito della sede circondariale di Cosenza. (7-00135)





 
Cronologia
martedì 4 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera discute la mozione n. 1-00080, on. Franz (AN) ed altri, di sfiducia nei confronti del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali Pinto, che è respinta con 311 voti contrari e 250 favorevoli.

mercoledì 5 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce per la prima volta la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, Massimo D'Alema è eletto presidente.

mercoledì 19 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Si apre a Roma il congresso del PDS. Il 23 febbraio D'Alema è eletto segretario del partito con l'88% dei voti.