Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00139 presentata da SCHMID SANDRO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970206

La I Commissione, premesso che: la toponomastica e' tra le culturale delle popolazioni contraddistingue la storia ed il vivere civile; durante il regime fascista e' stata recata gravissima offesa alla cultura ed ai sentimenti della popolazione sudtirolese, anche con la soppressione di tutta la sua toponomastica, il divieto dell'uso della lingua tedesca e la chiusura delle scuole tedesche; l'Accordo dl Parigi, la chiusura del pacchetto e della vertenza internazionale con l'Austria, lo Statuto speciale di autonomia e le sue norme di attuazione, costituiscono la fonte primaria normativa del riconoscimento della parita' di diritti ai cittadini del territorio regionale e provinciale, qualunque sia il gruppo linguistico al quale appartengono, nonche' della salvaguardia delle rispettive caratteristiche etniche e culturali delle quali e' sicuramente parte fondamentale l'uso paritetico dei toponimi di ogni gruppo linguistico; lo Statuto di autonomia (articolo 8, comma 1, numero 2, articolo 101 e 102) attribuisce al legislatore provinciale di accertare l'esistenza dei toponimi e di approvarne la dizione, nei limiti del dell'articolo 4 dello stesso Statuto, che, al primo comma, impone "l'armonia con la Costituzione e i principi dell'ordinamento giuridico dello Stato e con il rispetto degli obblighi internazionali e degli interessi nazionali, tra i quali e' compreso quello della tutela delle minoranze linguistiche nazionali; percio' i gruppi etnici tedesco, italiano e ladino costituiscono una comunita' plurilingue, che trova riferimento puntuale anche nella toponomastica plurilingue che designa i luoghi del territorio dell'Alta Adige/Sudtirol e nel suo riconoscimento costituzionale, nell'ambito di quell'articolazione dello Stato democratico che e' rappresentata dallo statuto di autonomia; le polemiche di questi anni hanno messo a dura prova la pacifica convivenza tra le popolazioni dell'Alto Adlge/Sudtirol, perche' la lunga e difficile storia che ha portato alla chiusura del "pacchetto" dimostra come siano necessari su temi controversi soluzioni concordate, fondate sulla riconciliazione, e non forzature che possano in qualche modo dare la sensazione della negazione dei diritti di qualche gruppo linguistico; in particolare, oltreche' in contrasto con lo statuto di autonomia, non appaiono positive quelle strade che vogliano delegare alla discrezionalita' dei comuni decisioni inerenti materie cosi' delicate; in questo senso non appare altresi' opportuno ne' possibile stabilire per legge astratte distinzioni tra micro e macro toponomastica o tra toponomastica "locale" e "provinciale", oppure stabilire una percentuale minima di popolazione residente per il quale i gruppi linguistici dell'Alto Adige/Sudtirol avrebbero diritto a vedere riconosciuti i loro diritto in materia di toponomastica solo in alcune parti del territorio provinciale; non a caso, ben due accordi di coalizione relativi alla giunta provinciale di Bolzano sono saltati proprio per l'impossibilita' di risolvere queste contraddizioni e comunque nel programma dell'attuale giunta provinciale si afferma la necessita' di un "previo accordo" con il Governo; il consorzio dei comuni altoatesirii e i piu' importanti comuni dell'Alto Adige/Sudtirol, a cominciare dal caooluoqo,sl sono espressi recentemente contro la delega ai comuni in questa materia ed hanno auspicato soluzioni concordate in armonia con lo statuto; tali pronunciamenti sono stati assunti dai consigli comunali in questione con documenti approvati da ampie maggioranze plurietniche; tra i cittadini di tutti i gruppi linguistici vi e' comunque una grande insofferenza per le continue tensioni create da questa polemica e, anche recentemente lo stesso vescovo di Bolzano ha lanciato un appello per una soluzione concordata di tutti questi temi invitando a "non rimanere prigionieri del passato"; impegna il Governo a promuovere, di concerto con la provincia autonoma di Bolzano in base alle sue prerogative legislative sancite dallo statuto di autonomia speciale, e sulla base di un'ampia consultazione con le forze piu' rappresentative della societa' altoatesina, tutte le iniziative utili per dare una soluzione definitiva, sulla base del rispetto dello statuto di autonomia, al problema della toponomastica relativa al territorio della provincia di Bolzano, eventualmente anche attraverso l'emanazione di uno schema di norma di attuazione dello statuto che individui quali siano realmente i contenuti delle toponomastica ufficiale. (7-00139)

 
Cronologia
mercoledì 5 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce per la prima volta la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, Massimo D'Alema è eletto presidente.

mercoledì 19 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Si apre a Roma il congresso del PDS. Il 23 febbraio D'Alema è eletto segretario del partito con l'88% dei voti.