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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00945 presentata da LI CALZI MARIANNA (RINNOVAMENTO ITALIANO) in data 19980309

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro di grazia e giustizia. &&T Per sapere - premesso che: i problemi della giustizia, al di la' delle indispensabili riforme ordinamentali, restano tra quelli piu' acuti e che maggiormente richiamano l'allarmata attenzione della pubblica opinione, a fronte della, di fatto, denegata giurisdizione civile e dei tempi assurdamente lunghi della giurisdizione penale; l'effettivita', la tempestivita' e l'imparzialita' della giurisdizione sono da annoverarsi fra i caratteri irrinunciabili dello stato di diritto; il Governo, opportunamente preoccupato della situazione in cui versa la giustizia, ha presentato alla Camera un organico "pacchetto" di provvedimenti strutturali, idonei a rimuoverne le cause profonde del suo malfunzionamento; alcuni di questi provvedimenti sono stati approvati e altri, invece, si sono arenati o perche' originariamente assegnati all'esame di una o dell'altra Camera, senza tenere conto dell'organicita' della materia, o perche' comunque impastoiati nei tempi e nelle procedure dell'esame parlamentare; tutti questi provvedimenti contribuiranno realmente a migliorare la situazione della giustizia se approvati nel loro complesso; in particolare, l'approvazione del provvedimento che istituisce il giudice unico di primo grado, di per se' idoneo a risolvere disfunzioni e lungaggini del processo, non potra', tuttavia, assicurare i risultati sperati se non si procedera' nel contempo ad approvare i provvedimenti relativi alla depenalizzazione dei reati minori, alla competenza del giudice di pace, all'istituzione del giudice monocratico; la riforma del codice di procedura penale per stabilire la necessaria parita' tra l'accusa e la difesa richiede la contestuale riforma della valutazione delle prove e l'improrogabile modifica della legge sui collaboratori di giustizia; i problemi postisi con il riformato articolo n. 513 del codice di procedura penale a seguito della sentenza della Corte di Cassazione unitamente a quelli inerenti al concreto pericolo di prescrizione dei processi in attesa dell'espletamento delle rogatorie internazionali devono essere affrontati non sulla spinta della denuncia e dell'emotivita' del momento ma nel contesto di una rivisitazione globale della vera questione che e' quella riguardante i tempi del processo; in tale questione, occorre intervenire contestualmente, ripensando nel complesso da una parte la funzione dei riti alternativi e dall'altra tutta la disciplina della prescrizione anche con riguardo alle impugnazioni e pur nel piu' assoluto rispetto dei diritti della difesa; infine, appare indispensabile sgombrare dalla turbativa dei problemi irrisolti il confronto nella Commissione parlamentare per le riforme istituzionali - chiamata a ribadire solennemente nella Carta fondamentale i principi essenziali che assicurano la certezza del diritto, la reale parita' tra le parti, la ragionevole durata dei processi, l'effettivita' del giudicato - intervenendo con legge ordinaria sulla professionalita' dei magistrati, sulla netta distinzione delle funzioni, sulla temporaneita' degli incarichi direttivi, sulla riforma della legge elettorale del CSM -: quali ulteriori impegni, con la solidarieta' della maggioranza ed il positivo contributo dell'opposizione, il Governo ritenga di dover assumere per definire e completare l'approvazione dei provvedimenti sulla giustizia, evitando che si aggravi una situazione gia' fortemente deteriorata, impedendo che le gravi disfunzioni del "servizio giustizia" finiscano con il costituire un terreno improprio di scontro politico con l'individuazione di capri espiatori di comodo e recuperando appieno le competenze proprie e del Parlamento, nel rispetto dell'autonomia e della divisione dei poteri. (2-00945)





 
Cronologia
giovedì 26 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge Disposizioni concernenti il Fondo di solidarieta' per le vittime delle richieste estorsive (AC 3769), che sarà approvato dal Senato il 3 febbraio 1999 (legge 23 febbraio 1999, n. 44 - legge antiracket).

sabato 21 marzo
  • Politica, cultura e società
    Antonio Di Pietro costituisce un nuovo movimento politico: L'Italia dei valori.