Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: com'e', purtroppo, tristemente noto, il giorno 7 aprile 1998 in Catania, nel corso di uno scontro a fuoco tra delinquenti di mafia, il bambino Domenico Guerulo, di anni cinque, che, ignaro del pericolo, gioiosamente si tratteneva sulla strada, rimase attinto alla testa da una pallottola esplosa da feroci criminali, riportando gravi lesioni cerebrali e devastanti compromissioni dell'organo della vista; il fatto non manco' di suscitare sdegnate e addoloratissime reazioni, accentuando anche sentimenti di frustrante e rassegnata impotenza di fronte a fatti di si' crudele e sprezzante criminalita'; i genitori dello sfortunato Domenico, atterriti, ma non vinti dai negativi e diffusi riscontri diagnostici in ordine alla impossibilita' di assicurare al figlio, almeno ad un solo occhio, il recupero della funzione visiva, lo hanno condotto in un moderno ed accreditato centro oculistico austriaco, ove, a seguito di un primo e complicatissimo intervento chirurgico, si sono dischiusi per il caro Domenico incoraggianti orizzonti di speranza; la degenza in clinica ed il delicatissimo intervento hanno esposto ed espongono i genitori del piccolo Domenico ad oneri economici per essi insostenibili, tanto che generosi conoscenti si sono amorevolmente attivati per la raccolta di fondi; le modalita' del criminale accadimento pur ne consentono una oggettiva riferibilita' allo Stato, incapace di prevenire e reprimere fenomeni delinquenziali tanto allarmanti e pericolosi e, ovviamente, di garantire rassicurante tranquillita' ai cittadini; ordunque, pur non ignorando le obiettive difficolta' tecnico-giuridiche in ordine alla risarcibilita', a carico dello Stato, delle disumane conseguenze dannose provocate dalla banditesca azione, gli interroganti ritengono nondimeno essere inderogabile dovere della comunita' statuale assumere, quanto meno, l'onere delle spese di intervento e cura dello sfortunato minore; riesce, infatti, difficilmente comprensibile che l'autorita' statale si dia carico, per un verso, di sostenere, con grande e talvolta incauta generosita', i cosiddetti "pentimenti", non sempre affidabili, di sanguinari pluriomicidi, e rimanga, per altro verso, inerte di fronte alla disperazione dei genitori del bambino, i quali tragicamente uniscono alla sofferenza per la disgraziata sorte del figlio, la rabbia e la frustrazione di non poterne sostenere le necessarie spese di cura -: se e quali interventi di sostegno economico intendano adottare, volti a porre a totale carico dello Stato quanto meno le spese sostenute e da sostenere per gli interventi gia' praticati e per quelli che si renderanno necessari per restituire capacita' visiva a Domenico Guerulo. (4-17127)