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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: negli ultimi due mesi, dal carcere Santa Bona di Treviso, sono state registrate quattro evasioni, l'ultima e' di questi giorni, tutte dovute a mancati rientri conseguenti al rilascio di permessi concessi per i piu' svariati motivi; l'interrogante aveva gia' presentato un atto di sindacato ispettivo, per segnalare le prime tre evasioni, e chiedere misure piu' serie nel garantire il rispetto della legalita' in questo carcere; truffatori professionisti, ladri e rapinatori hanno ottenuto dall'autorita' giudiziaria il permesso per riprendere le loro professioni ai danni dei cittadini onesti; e' noto in tutta Europa che l'Italia e' il Paese che garantisce l'impunita' pressoche' totale ai delinquenti: oltre l'80 per cento degli autori dei reati resta sconosciuto, e dei rimanenti, solo il 3 per cento finisce in galera (contro una media europea che garantisce la reclusione al 25 per cento dei malfattori); con questi permessi, che aumentano le evasioni e quindi l'impunita', siamo destinati ad essere meta di riferimento per tutta la delinquenza mondiale, infatti nessun paese civile al mondo e' in balia del crimine come il nostro; al triste "scaricamento" di responsabilita', per i fatti segnalati, tra il direttore del carcere e la magistratura concedente i permessi "di libera uscita", l'unica nota positiva da segnalare ai cittadini potrebbe essere il risparmio a favore dei contribuenti, di circa 28 milioni mensili, che consegue all'uscita dei quattro sopracitati; risultati economici questi che potrebbero confortare i Ministri che tutelano le casse dello Stato, ma non certo il Ministro della giustizia che deve occuparsi dei diritti e della difesa dei cittadini-: se non ritenga di destinare ad altro incarico il personale amministrativo partecipe delle decisioni sui "permessi premio"; quali altre iniziative intenda prendere per evitare a breve la quinta evasione dal carcere trevigiano. (5-05557)