Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: nel novembre del 1997 il candidato sindaco del centro-sinistra, alla vigilia delle elezioni amministrative per il rinnovo degli organi elettivi del comune di Caltagirone svoltesi il 30 novembre 1997, diede per certa l'imminente approvazione del patto territoriale del Calatino (Caltagirone ed i comuni del Calatino); passarono tredici mesi ed ancora una volta alla vigilia del Natale 1998 lo stesso sindaco (riconfermato nel ballottaggio del 14 dicembre 1997 con l'apporto di oltre quattromila voti del Partito popolare italiano) ha continuato ad adoperare un linguaggio osannante al patto territoriale del Calatino, come rimedio ai mali della imperversante disoccupazione, cresciuta a livello galoppante dopo cinque anni di gestione del comune di Caltagirone di colore "rosso"; senonche' l'interrogante ha notizia di una deliberazione del Cipe intervenuta nella seduta dell'11 novembre 1998 e recante sospensione dell'esame dei patti territoriali e dei contratti d'area, incluso il contratto d'area di Calatino (il quotidiano La Sicilia ne ha fatto menzione in data 22 dicembre 1998), ponendo in estremo imbarazzo il sindaco di Catania e Presidente dell'ANCI, Enzo Bianco; superfluo evidenziare la disperazione dei giovani e meno giovani per il "lavoro che non c'e'" e che ha visto incrementare dal 1997 ai giorni scorsi il numero dei suicidi di uomini e donne, persone disperate in assenza di tutto e persino della speranza di un domani migliore che si allontana sempre di piu', come nel racconto del venditore di "almanacchi nuovi" di leopardiana memoria -: se e quali siano i passaggi burocratici che da anni impediscono di pervenire all'approvazione del patto territoriale del Calatino; se vi sia la volonta' politica di pervenire alla piu' sollecita approvazione di esso. (3-03198)