Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il ripetersi di gravissimi episodi di delinquenza, che in molti casi sono sfociati in efferati omicidi, ha messo in allarme la pubblica opinione e induce molti cittadini a richiedere con forza interventi che volgono a garantire un livello accettabile di sicurezza; si puo' ragionevolmente affermare che Milano non e' e non sara' come Chicago degli anni trenta, ma e' indubbio che la criminalita', anche quando non sia diretta espressione di organizzazioni malavitose che vivono sul controllo del territorio, quali mafia, camorra, eccetera, subisce un processo di gangsterizzazione; tale processo non e' uguale in tutto il territorio del Paese, ma assume connotati diversi a seconda del tessuto sociale in cui si manifesta, per cui non sono paragonabili tra loro le bande di rapinatori milanesi, la microcriminalita' che talvolta accompagna l'immigrazione clandestina o i ripetuti delitti che si susseguono nelle zone interne della Sardegna, che proprio in questi giorni hanno occupato la ribalta della cronaca; la diversita' di questi fenomeni richiede interventi diversificati, non essendo possibile che un solo tipo di intervento (quale ad esempio una maggiore concentrazione delle forze dell'ordine in una determinata zona) sia sufficiente ad affrontare il problema con efficacia; non appare, peraltro, auspicabile neppure l'idea di un intervento legislativo straordinario che operi attraverso un aumento delle pene, poiche' esso risulterebbe inefficace e perche' il problema deve essere affrontato essenzialmente sul fronte della prevenzione -: quali misure il Governo intenda adottare soprattutto in tema di coordinamento tra le diverse forze dell'ordine o di una loro sempre maggiore qualificazione e specializzazione, che e' richiesta dalle forme articolate e diverse che la criminalita' assume nel Paese. (3-03219)