Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: Giacinta Salenni, pensionata di novanta anni, con un reddito minimo di 22 milioni, portatrice di un'invalidita' del 100 per cento, residente a Roma, ha compiuto nella sua dichiarazione dei redditi per l'anno 1992 un errore materiale nel calcolo dell'imposta lorda pari ad una somma lire 16.000; per suddetto errore materiale la signora Salenni ha ricevuto una cartella esattoriale che prevede un pagamento di lire 293.000 per l'imposta evasa; il decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e i successivi aggiornamenti legislativi prevedono in caso di omissione, incompletezza e infedelta' della dichiarazione dei redditi l'applicazione di una pena pecuniaria da due a quattro volte l'ammontare delle imposte e in caso di detrazioni indebite una pena pecuniaria da due a quattro volte la maggiore imposta dovuta; la determinazione delle pene pecuniarie, secondo le normative in materia fiscale, deve tener conto di requisiti oggettivi come la gravita' del danno e il pericolo per l'erario e di requisiti soggettivi relativi alla personalita' dell'autore della violazione, desunta dai suoi precedenti e dalle sue condizioni di vita; l'importo della cartella esattoriale rappresenta un'imposizione fiscale inadeguata e vessatoria, che contraddice l'ispirazione di una riforma fiscale che produca un sistema tributario piu' equo ed efficiente -: se non intenda accertare l'eventualita' del verificarsi di episodi di simile vessazione fiscale e se non ritenga necessario un intervento anche di tipo normativo che definisca in modo piu' circostanziato le modalita' di determinazione di pene pecuniarie in casi similari. (5-05574)