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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02156 presentata da BRUNETTI MARIO (COMUNISTA) in data 20000111

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: il questore della polizia di Stato di Arezzo, dottor Antonino Puglisi, ha denunciato, in una intervista rilasciata alla stampa, l'elevato e persistente rischio di infiltrazione mafiosa esistente nel comprensorio aretino in virtu' della sua realta' economica ideale e appetibile per le organizzazioni mafiose che cercano di capitalizzare e riciclare denaro sporco, frutto di illecite attivita' come estorsione e traffico di droga; venerdi' 26 novembre 1999 ad Arezzo e' stata arginata e scongiurata una infiltrazione malavitosa che ha portato all'arresto di un elemento ritenuto di spicco della Camorra, Orazio De Paola, appartenente al clan Bove - De Paola; riguardo a questo il questore di Arezzo ha dichiarato che l'intenzione presumibile del clan era quella di creare un punto di riferimento stabile, magari di allargarsi e di ramificarsi nel territorio, ed in particolare sulla base dei sequestri fatti ad Arezzo egli sostiene che la presenza di questi soggetti era intimamente connessa ai progetti dell'organizzazione, che da un lato persegue attivita' criminose (Avellino e Benevento) e dall'altro cerca di riciclarne i proventi; diviene indispensabile, qualora delle autorita' pubbliche, in questo caso la massima autorita' di pubblica sicurezza del territorio aretino, denuncino dei reali rischi di infiltrazione mafiosa, dare dei segnali di un impegno concreto volto a fare chiarezza ed a rassicurare il cittadino che le Istituzioni si stanno impegnando sul fronte preventivo, per impedire la penetrazione di organizzazioni illecite; e' da evidenziare inoltre il fenomeno della micro-criminalita' sta producendo sempre di piu' i suoi effetti negativi facendo retrocedere Arezzo dall'ottavo al diciassettesimo posto nella graduatoria nazionale sulla vivibilita' delle citta' italiane; il fenomeno della micro-criminalita' ha scatenato la reazione di moltissimi cittadini che, colpiti in prima persona, hanno costituito un comitato per l'autodifesa dalla delinquenza comune, che ha gia' promosso due incontri pubblici affollatissimi, nel corso dei quali sono state elevate in alcuni interventi delle dure critiche nei confronti del prefetto, delle forze dell'ordine e delle altre istituzioni pubbliche che secondo il comitato non sono in grado ne' di rispondere con sufficiente energia e prontezza ne' di assicurare condizioni effettive di tranquillita' di vita; riteniamo far presente che nel corso di quegli incontri sono emerse alcune dichiarazioni che auspicavano l'autodifesa armata nei confronti dei ladri che attentavano le abitazioni, la medesima stampa (La Nazione - 9 gennaio 2000), ha riportato che durante l'incontro di sabato 8 gennaio un partecipante ha mostrato la propria pistola per la difesa; il suddetto comitato e' nato ed ha esordito nella stampa locale il 4 gennaio 2000 affermando 'non bastano le forze dell'ordine? Ci difendiamo da soli', facendo cosi' in modo che i quotidiani locali, dedicando alla vicenda moltissima attenzione, hanno posto il problema della micro-criminalita' in primo piano; il sindaco della citta' di Arezzo ingegner Luigi Lucherini e' intervenuto in merito affermando in una intervista rilasciata alla Nazione il 28 dicembre 1999 'in base ai dati forniti, quello della criminalita' e' il problema piu' grosso e che ci ha fatto slittare di posizioni. Arezzo non e' piu' isola felice sotto questo punto di vista. Vi sono infatti episodi di delinquenza sempre piu' cruenti. La droga che sino a qualche anno fa era un fenomeno marginale, e' diventata piuttosto diffusa. Siamo la citta' piu' appetita dai minori albanesi che non credo vengano solo per un fatto di maggiore accoglienza. Evidentemente la mafia ha trovato campo e si serve di loro per diffondere situazioni criminose...'; anche il sindacato della polizia di Stato Siulp si e' espresso sulla vicenda affermando 'che fara' quanto necessario per costringere il questore a ripristinare le "migliori condizioni di controllo del territorio"', cosi' come il coordinatore del comitato cittadino per la sicurezza e la prevenzione, signor Vasco Cacioli, ha affermato sempre pubblicamente che 'la tranquillita' e la serenita' sono venute meno e di conseguenza la fiducia nelle istituzioni pubbliche'; questa situazione a lungo andare potrebbe assumere toni e dimensioni difficilmente controllabili che contribuirebbero solamente ad esasperare un fenomeno che potrebbe essere facilmente tenuto sotto controllo; molte forze politiche sono intervenute sulla vicenda ribadendo la necessita' e la irrinunciabilita' nello Stato di diritto di un 'confronto da tenersi con le istituzioni pubbliche deputate alla sicurezza dei cittadini, che si sono rivolti in grande numero al comitato dichiarandosi da esso rappresentati; le istituzioni hanno risposto invitando una delegazione del comitato provinciale per' l'ordine e la sicurezza pubblica prevista per il 18 gennaio 2000; si ritiene indispensabile che le istituzioni pubbliche rispondano con urgenza a questa situazione che con il passare del tempo sta assumendo connotati sempre piu' preoccupanti; la nostra comunita' si riconosce in uno Stato di diritto il cui fondamento e' la libera e pacifica convivenza rispetto alla quale tutti dobbiamo sentirci impegnati a favorirne il consolidamento; un'azione di monitoraggio nel territorio aretino che porti alla individuazione delle reali dimensioni del fenomeno criminale comune ed organizzato puo' essere fondamentale nella definizione di una strategia volta a prevenire, e non solo a reprimere, la delinquenza e che puo' rappresentare al contempo un ulteriore incitamento per tutti quegli uomini e quelle donne che stanno svolgendo un prezioso lavoro a tutela del cittadino e della agibilita' delle istituzioni democratiche; sulle dichiarazioni fatte da parte del questore Puglisi e' stata informata anche la Commissione parlamentare antimafia -: quali iniziative intenda intraprendere per impedire che delle organizzazioni criminali, che oggi hanno gia' manifestato iniziative in tal senso attecchiscano anche in realta' come Arezzo e la Toscana, e quali misure urgenti intende adottare per arginare nel comprensorio aretino il fenomeno della delinquenza comune; se non ritenga opportuno attivarsi gia' da subito per impedire che questo problema venga abbandonato a strumentalizzazioni politiche, dagli esiti incerti e contraddittori, che possono rendere ancora piu' difficile il dialogo fra cittadini e istituzioni. (2-02156)





 
Cronologia
venerdì 31 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Boris Eltsin si dimette dalla presidenza della Russia. Prima di allontanarsi dal potere ha nominato Primo Ministro Vladimir Vladimirovič Putin, al quale lascia la guida del paese.

mercoledì 19 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Muore ad Hammamet, in Tunisia, l'ex leader del Psi, Bettino Craxi, già Presidente del Consiglio dei ministri.