Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02169 presentata da TARADASH MARCO (MISTO) in data 20000118

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: nel corso dei procedimenti fallimentari davanti al Tribunale di Catania a carico delle societa' Caruso C. e F. s.r.l., Pam-Car s.r.l., dell'attivita' svolta dal signor Salvatore Catania e della ditta Petrocitto, ad avviso dell'interrogante si sono verificate gravissime irregolarita', che i titolari delle attivita' dichiarate fallite attribuiscono all'azione dei magistrati coinvolti, in particolare del dottor Francesco D'Alessandro, tali da ledere gravemente il loro diritto di difesa e da compromettere in modo irrimediabile le attivita' economiche da essi svolte; con riferimento al fallimento Caruso (1984), il signor Angelo Scammacca, precedente amministratore della societa' che aveva lasciato l'incarico prima della dichiarazione di fallimento e rispetto al quale erano emersi elementi di colpevolezza a seguito della relazione tecnica redatta su incarico del giudice delegato, il dottor Francesco D'Alessandro, ha presentato numerosi esposti, tutti successivamente archiviati dall'autorita' giudiziaria, denunciando l'operato del magistrato che: a) in qualita' di giudice delegato al fallimento, avrebbe a suo avviso operato scelte non conformi ai suoi doveri di imparzialita' ed indipendenza, procedendo alla nomina, quale consulente tecnico, del ragioniere Gaetano Disca, che aveva interessi personali nella societa' e che nell'aprile del 1984 venne arrestato per emissione di assegni a vuoto in favore della societa' medesima, "in considerazione della sua concreta pregressa conoscenza della situazione", come riconosciuto dallo stesso magistrato (Tribunale di Messina, ufficio del giudice per le indagini preliminari, ordinanza di archiviazione - n. 2963/99 R.G.N.R. e n. 1955/99 R.G.I.P., p. 3); b) in qualita' di giudice istruttore nella fase di appello, in sostituzione del magistrato competente, avrebbe illegittimamente rifiutato la richiesta di astensione e, non concedendo alcun supplemento di perizia ne' l'audizione del signor Scammacca, ha confermato la sua condanna; nel 1989, nel corso del fallimento Pam-Car s.r.l. , i tempi e le modalita' con cui si e' accertato lo stato di insolvenza e quindi la dichiarazione di fallimento da parte del dottor D'Alessandro, lascerebbero emergere, ad avviso dell'interpellante, seri dubbi sulla regolarita' della sua azione che ha causato grave pregiudizio agli interessi dei soggetti coinvolti nel fallimento; il signor Salvatore Catania, la cui attivita' e' stata dichiarata fallita nel 1991, ha presentato, nel 1993, un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, successivamente archiviato dal Tribunale di Catania con decreto del 3 gennaio 1994, denunciando l'irregolare attivita' svolta dal magistrato delegato nella procedura, il dottor Francesco D'Alessandro che aveva rigettato la richiesta di concordato preventivo, nonostante il signor Catania fosse vittima di usurai, senza interpellare i creditori e malgrado il consistente patrimonio immobiliare ed ignorando il fatto che il titolare dell'attivita' commerciale aveva in precedenza denunciato dei tentativi di estorsione sfociati in numerosi arresti; il signor Giuseppe Petrocitto, in reiterati esposti, ha denunciato l'operato del dottor Francesco D'Alessandro, giudice istruttore nella causa ereditaria della famiglia Petrocitto e successivamente nel corso della procedura fallimentare, adducendo l'azione irregolare del magistrato che, nel dirimere la controversia relativa alla ditta di famiglia ha consentito una fase di amministrazione giudiziaria dei beni, con la incomprensibile e dannosissima chiusura dell'attivita' stessa, disastrosa, tale da determinare la dichiarazione di fallimento della ditta che la procura di Catania, e che ha ritenuto solo in un primo tempo fondata la denuncia dell'interessato poi archiviata dopo la sostituzione del pubblico ministero interessato; la Procura della Repubblica di Catania, a seguito degli esposti relativi alle gravi irregolarita' nell'azione di alcuni magistrati del Tribunale, ha ripetutamente archiviato le periodiche denunce che coinvolgevano consulenti, curatori, avvocati e magistrati, indagando i denuncianti per calunnia; la Procura di Messina, il 19 ottobre 1999, ha chiesto l'archiviazione della denuncia presentata dal sig. Scammacca nei confronti del dottor D'Alessandro, dopo aver interrogato solo quest'ultimo, ed il gip, dottoressa Vitanza, in sostituzione del dottor Salamone, trasferito dopo aver respinto la richiesta di archiviazione, ha escluso ogni coinvolgimento del magistrato anche se "dalla documentazione acquisita si possono cogliere indizi di una strumentalizzazione da parte di terzi" ed ha ammesso che "il D'Alessandro abbia potuto eventualmente fare un uso superficiale del potere/dovere di sorveglianza affidatogli dalla legge come del resto sembra che avvenga in tutti i tribunali d'Italia"; risulta all'interrogante che la trattazione dei procedimenti riguardanti i magistrati catanesi presso la Procura di Messina e' stata spesso affidata a soggetti sottoposti a procedimento disciplinare davanti al Csm e si e' sistematicamente conclusa con la richiesta di archiviazione; alcuni dei soggetti coinvolti nelle procedure fallimentari hanno denunciato la grave situazione al Presidente della Commissione parlamentare anti-mafia con la richiesta di un intervento tempestivo e manifestando il timore che "le nostre vicende giudiziarie rischiano di diventare oggetto di possibili ricatti o, nel migliore dei casi, di taciti patteggiamenti" (Salvatore Catania, Giuseppe Petrocitto, Angelo Scammacca); le attivita' economiche dei soggetti coinvolti nelle vicende processuali citate ha subito danni gravissimi, mentre, a seguito di esse, e' stata compromessa la fiducia dei cittadini che, spesso vittime di estorsione e di usurai senza scrupoli legati alla criminalita' organizzata, vengono scoraggiati dal denunziarne i responsabili e collaborare con l'autorita' giudiziaria; se non ritenga necessario avviare un'inchiesta presso il Tribunale di Catania al fine di accertare la regolarita' dell'azione dei magistrati nelle vicende processuali cui si e' fatto riferimento. (2-02169)

 
Cronologia
venerdì 31 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Boris Eltsin si dimette dalla presidenza della Russia. Prima di allontanarsi dal potere ha nominato Primo Ministro Vladimir Vladimirovič Putin, al quale lascia la guida del paese.

mercoledì 19 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Muore ad Hammamet, in Tunisia, l'ex leader del Psi, Bettino Craxi, già Presidente del Consiglio dei ministri.