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Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: i giorni 24 e 25 dicembre si sono verificati gravi disservizi all'aeroporto di Malpensa, in una situazione meteorologica che ha visto anche altri scali del nord in condizioni di difficolta', in particolare la tempesta di neve ha causato cancellazioni di numerosissimi voli, tanto dell'Alitalia che di altre compagnie operanti sullo scalo, moltissimi passeggeri sono stati lasciati, in condizioni oggettivamente non facili, senza assistenza e senza informazioni; secondo quanto riportato da molti quotidiani nazionali molti piloti in attesa sulla pista, negli aerei pieni di passeggeri in attesa dell'autorizzazione al decollo, non riuscivano ad ottenere informazioni dalla torre di controllo; che le procedure di deicing essenziali per decolli e crociera in quelle condizioni ambientali venivano effettuate con lentezza esasperante anche per la carenza di personale, evidentemente non considerato necessario nonostante il periodo di picco per il traffico aereo e le avverse condizioni climatiche gia' note; oltre ai grandi disagi si verificavano mancanze di informazione con episodi illuminanti come quello riportato ad esempio dal Corriere della Sera del 27 dicembre 2000 che riferendo del volo AZ1293 indicava in questo modo il dialogo fra comandante e rampa - comandante: "Ho chiesto informazioni al rampista" che ha risposto "Comandante siamo sotto organico e' Natale" e due ore dopo ad analoga richiesta ad altro rampista di turno si sentiva rispondere: "Vuole parlare con un responsabile? Posso dirle quello che ha detto a me: se la situazione degenera sparisci"; altri quotidiani, come ad esempio Il Giornale riferivano invece del mancato accoglimento di richieste di lavoro straordinario da parte dei sindacati dei lavoratori della SEA come concausa dei disservizi; il sistema del trasporto aereo e' un sistema integrato che vede partecipazioni e responsabilita' attribuite a diversi soggetti, dall'Enav all'Enac, alle societa' di gestione aeroportuali e alle compagnie aeree, ai servizi antincendio e a tutti i servizi di scalo, e se e' vero che in situazioni analoghe altri aeroporti europei e nordamericani sono stati costretti a chiudere gli scali, e' anche vero che una programmazione diversa dell'uso del personale e dei servizi a terra avrebbe potuto e dovuto consentire se non l'eliminazione, almeno la diminuzione dei disagi subiti dai passeggeri -: quali risultanze abbiano dato le inchieste affidate all'Enac e quella interna della SEA stessa, quali siano le societa' subappaltatrici, come denunciato dal Presidente della SEA Fossa, che non hanno ottemperato ai loro incarichi; come e dove sia venuto a mancare nell'anello di informazione che vede come ultimo fruitore il passeggero, il messaggio da trasmettere per assicurare comunque un'informazione attendibile e aggiornata ai tanti passeggeri in attesa; quali misure, anche mediante una piu' concreta e puntuale attuazione delle direttive comunitarie in materia di liberalizzazione dei servizi a terra, il Ministro interrogato intenda attuare per evitare il ripetersi di tali episodi (5-08671)