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Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: da diverse regioni giunge notizia della presenza di ditte e cooperative private titolari di rifugi per randagi, che, in violazione della normativa nazionale - legge-quadro n. 291 del 1991 sulla prevenzione del randagismo - ed in violazione della normativa contro i maltrattamenti - legge n. 473 del 1993 "Modifica articolo n. 727 del codice penale" - conducono una attivita' tesa al solo profitto, cosi' da non tenere in alcun conto la salvaguardia di accettabili condizioni igienico-sanitarie, di buoni criteri spaziali e di vivibilita' ambientale per gli animali ospitati; in tali strutture altissima e' la mortalita' e spesso l'ingresso ai cittadini e' precluso; sovente i media televisivi, nazionali e locali, hanno mostrato situazioni di detenzione davvero inaccettabili per un Paese moderno e civile; casi preoccupanti vengono segnalati in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio e Lombardia; procedimenti penali sono in corso a carico di rifugi gestiti da ditte e da cooperative convenzionate con Asl e comuni; si vanno ormai da tempo verificando vere e proprie forme di speculazione sul penoso fenomeno del randagismo, con il conseguente svuotamento della normativa nazionale legge n. 281 del 1991; proprio la legge quadro nazionale, ormai recepita da tutte le regioni, prevede precise responsabilita' e adempimenti da parte dei comuni e delle Asl/servizi veterinari; quali provvedimenti abbia adottato o intenda tempestivamente adottare al fine di assicurare il rispetto della legge n. 281 del 1991 nonche' per stroncare ogni forma di speculazione e di inadempienze a danno degli animali; se non ritenga necessario imporre a tutte le Asl/servizi veterinari di svolgere controlli accurati in modo particolare sulle strutture gestite da enti o cooperative, anche assicurando la trasparenza dell'attivita' di tali strutture, garantendone inoltre l'accesso ai cittadini; se non intenda imporre alle Asl la conduzione delle sterilizzazioni, metodo incruento di controllo delle nascite che e' elemento fondante della legge n. 281 del 1991; se non ritenga opportuno richiamare le Asl/servizi veterinari al rispetto della lettera e dello spirito della legge quadro attraverso un uso mirato e documentato dei fondi assegnati. (5-08687)