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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/02822 presentata da BASTIANONI STEFANO (MISTO) in data 20010116

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che: quotidianamente la stampa e le televisioni nazionali riportano notizie di diversi casi di militari reduci dalle missioni svoltesi in Bosnia e in Kosovo che sarebbero stati colpiti da leucemia, da affezioni di tipo immunitario e da patologie tumorali; da piu' parti e' stata ipotizzata, in attesa di certezze scientifiche, l'esistenza di una connessione tra il moltiplicarsi di patologie di natura cancerogena, in alcuni casi con esiti letali, e la presenza sul terreno di alcuni agenti inquinanti tra cui l'uranio impoverito, sostanza presente nelle munizioni impiegate in area balcanica; ad oggi, sulla base delle informazioni disponibili, sono stati segnalati in Italia 30 casi di questo tipo di patologie, di cui 21 sono relativi a militari che hanno prestato effettivo servizio in Bosnia o in Kosovo e 7 di questi 21 riguardano persone decedute per leucemia; tuttavia questo fenomeno non e' isolato, ma riguarda anche altri Paesi europei che hanno pure avviato indagini e controlli sui loro militari; tali notizie creano una forte preoccupazione nell'opinione pubblica, in particolare nei familiari e nei soldati impiegati nelle operazioni di pace, a cui occorre dare risposte corrette in tempi brevi; inoltre, un numero imprecisato di munizioni sono state scaricate nel mare Adriatico; per fare chiarezza su questo numero di patologie leucemiche e tumorali e' stata istituita il 22 dicembre 2000 una Commissione di indagine medico-scientifica, con il compito di accertare le vere cause delle malattie e delle morti di alcuni militari italiani in missione nei Balcani, stabilendo se si tratta di singoli episodi non correlabili tra di loro o se, viceversa, esista una causa unica e se questa possa essere l'utilizzo di munizioni ad uranio impoverito; mentre per quanto riguarda il Kosovo la Nato nel maggio 1999 ha fatto sapere di aver utilizzato in quella regione armi all'uranio impoverito, per quanto concerne la Bosnia la notizia ufficiale dell'uso di tali munizioni nelle missioni 1994 e 1995 e' stata fornita dalla Nato solo il 21 dicembre 2000, su specifica richiesta italiana del 27 novembre 2000; il Governo abbia altresi' chiesto alla Nato la consegna delle mappe dei luoghi in cui sono stati lanciati quei proiettili per attuare controlli piu' accurati sui rischi conseguenti; in attesa dell'esito delle verifiche scientifiche sull'eventuale pericolosita' dell'uranio impoverito, e' stata richiesta dall'Italia alla Nato una sospensione dell'utilizzo di tali munizioni; al fine di dare un maggiore senso di sicurezza e tranquillita' ai nostri militari, ai volontari e alle rispettive famiglie ed offrire una corretta informazione alla collettivita', se il Governo intenda operare con la massima trasparenza, rapidita' ed incisivita' per appurare la verita' sull'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito da parte della Nato nelle vicende belliche dei Balcani, attivare un rigoroso monitoraggio sulla reale entita' del fenomeno, valutare il livello di pericolosita' dell'uranio impoverito ed i rischi potenziali e futuri connessi al suo utilizzo sia nei confronti delle persone esposte che dell'ambiente, fare piena chiarezza sulle cause delle malattie e delle morti di alcuni nostri militari in missione nei Balcani e conoscere definitivamente se vi e' connessione tra l'uso di proiettili ad uranio impoverito e la contrazione di patologie gravi; se non si ritenga necessario effettuare opportune analisi sul mare Adriatico per controllare se esistano rischi per le acque e la fauna marina e procedere tempestivamente ad una sua bonifica; se le indagini e gli accertamenti della Commissione scientifica appositamente istituita si riferiscano anche ai volontari impegnati in Bosnia e in Kosovo e, in caso contrario, se non sia opportuno estendere i controlli effettuati sui militari che sono stati in missione nei Balcani anche al personale civile a vario titolo impiegato ed impegnato in quelle regioni; quali immediate misure precauzionali intenda il Governo adottare, indipendentemente dalle conclusioni delle Commissioni ad hoc per salvaguardare la salute fisica dei nostri soldati e dei volontari italiani operanti in quei territori; se il Governo italiano intenda assumere iniziative a livello europeo ed internazionale perche' siano sottoposte a rigorosi controlli sanitari le popolazioni della Bosnia e del Kosovo, adoperandosi altresi' per la bonifica ed il risanamento dei territori della ex Jugoslavia colpiti dai bombardamenti a partire dal 1994, ai fini della tutela dell'ambiente e della protezione dei civili ivi residenti; se, in previsione delle prossime riunioni istituzionali della Nato, l'Italia abbia avviato consultazioni con altri Paesi dell'Alleanza investiti da analogo problema al fine di definire una posizione comune. (2-02822)





 
Cronologia
venerdì 5 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Cesare Ruperto è eletto Presidente della Corte costituzionale.

sabato 20 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si insedia alla Casa Bianca il 43° Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush.